Il Comitato Fip Fvg è sempre molto attivo, specialmente per quanto riguarda il lavoro sui giovani: siamo arrivati al quarto appuntamento con il Centro Tecnico Federale, ed al terzo raduno della Rappresentativa Regionale 2003. Quattro chiacchiere e prime impressioni con Alessandro Guidi, nuovo Responsabile Tecnico Territoriale del Friuli Venezia Giulia.
Il Progetto Azzurro è partito e sta entrando nel vivo della sua attività, con ritrovato entusiasmo e coinvolgimento di tutte le componenti del movimento cestistico regionale.
“Come prima cosa vorrei ringraziare il responsabile del Settore Squadre Nazionali Andrea Capobianco, il Presidente Fip Fvg Giovanni Adami ed il Consiglio Regionale Fip, per avermi voluto affidare la guida di questo progetto, coinvolgendomi nuovamente nell’attività del Settore Squadre Nazionali e della Fip. Dopo molti anni in giro per l’Italia, tornare a casa e poter restituire al proprio territorio qualcosa di quello che il basket ha dato a me è doppiamente stimolante ed entusiasmante, mi riempie di gioia e gratificazione, con tanto senso di responsabilità. Tutto questo mi sprona a fare il meglio, a conoscere, cercare di capire e confrontarmi con tutte le componenti del basket regionale, con le società, con gli istruttori ed i dirigenti, ed è qualcosa che, prima di tutto, arricchisce me. Spero, poi, di poter essere anch’io d’aiuto, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in questi anni”.
Di che cosa ti occuperai, nello specifico?
“L’incarico che mi hanno affidato verte, principalmente, sull’essere da supporto alle società, ai giovani istruttori, agli atleti ed agli arbitri, in modo che questa sia, per tutti, una grossa e reciproca opportunità. Per i ragazzi, di essere visti dal Settore Squadre Nazionali; per lo stesso settore, di vedere e lavorare con e per i ragazzi. Sarà una bella occasione per vivere, insieme, un’esperienza nell’ottica di una crescita comune e condivisa fra tutte le componenti del basket, minibasket e arbitri compresi”.
Parliamo di Progetto Azzurro: come hai programmato l’attività, da qui a fine stagione?
“Premetto e ribadisco che il Progetto Azzurro vuole essere un momento di condivisione e crescita comune per il movimento e un supporto all’attività delle società e dei loro istruttori, non in sostituzione al loro lavoro quotidiano. E’ un momento di confronto, interscambio di notizie, aggiornamenti e conoscenze, in funzione dei giovani e di una crescita più ampia possibile. Ciò premesso, con uno staff di istruttori e formatori girerò la regione, con diversi raduni in ogni provincia, per poter vedere più ragazzi, istruttori ed addetti ai lavori possibile, in finzione di un confronto e una crescita più ampia. Poi, daremo ai giovani atleti ulteriori opportunità, grazie al Comitato Fip Fvg: giocheremo alcune partite e tornei di buon livello, contro regioni vicine e selezioni slovene. Stiamo definendo il programma in questi giorni”.
Nell’ottica del confronto e della crescita, ad esempio a Gorizia, mi sembra ci sia stata la presenza di un nome di rilievo del basket come “Il Paròn”, coach Tonino Zorzi.
“Mi sono permesso, e continuerò a farlo, di chiedere a coach Zorzi di venirci a trovare al CTF di Gorizia, per dare, prima di tutto a me, allo staff ed ai ragazzi, dei consigli, delle idee, qualche opinione e, magari, anche qualche critica che, vista la sua enorme esperienza, possano essere ulteriore sprone per l’entusiasmo, la crescita ed il miglioramento quotidiano di tutti noi. E’ sempre un piacere poter attingere da certe persone, poter chiedere ed ottenere idee e consigli da un maestro come coach Zorzi, che ringrazio per la sua presenza e disponibilità”.
Che cosa hai potuto osservare dai primi appuntamenti con il Centro Tecnico Federale?
“A mio avviso, è fondamentale riuscire a comunicare con i nostri giovani, entusiasmarli e coinvolgerli in questo progetto di crescita, trasferendo loro quelli che sono gli intenti del Settore Squadre Nazionali e del Comitato Regionale. L’importante è far capire che tutto ciò viene fatto in funzione dei nostri giovani; mi sembra, e spero, che la risposta sia positiva. Di volta in volta, pare che l’entusiasmo e la curiosità vadano aumentando e questo, per noi, è molto gratificante”.
Il Presidente Adami, la scorsa stagione, ha inaugurato l’Adriatic League: quali sono gli obiettivi per questa manifestazione?
“Anche in questo caso, come per il Progetto Azzurro, cerchiamo di dare un’opportunità ai nostri giovani, ciò quella di potersi confrontare, oltre che con i propri campionati, anche con appuntamenti impegnativi come quelli internazionali, con coetanei provenienti da una scuola cestistica di alto livello come quella slovena, maturando ulteriori importanti esperienze”.
Il Comitato Friuli Venezia Giulia, in questi ultimi anni, ha moltiplicato l’eventistica e l’interesse sul movimento cestistico, ma quali passi avanti bisogna fare ancora?
“Come sempre faccio, quando ho l’opportunità di allenare in giro, il mio primo periodo è soprattutto di conoscenza della realtà vera e propria, in cui mi devo e mi voglio calare. Allo stesso modo, per quanto mi riguarda, questo primo periodo di lavoro è volto in maniera particolare alla conoscenza del territorio stesso, delle realtà sportive che lo compongono e di tutto quello che ne fa parte. Quindi dare oggi un’opinione definita è ancora difficile, sto cercando di farmi un’idea chiara di quello che è lo status quo”.
Chiudiamo infine con una battuta personale di Alessandro Guidi.
“In primis, spero che l’entusiasmo e la voglia di migliorarsi possa coinvolgere ed accendere tutti i nostri giovani e che, ben presto, anche grazie al Progetto Azzurro si possa trovare la consapevolezza che facciamo tutti parte della grande famiglia del basket, parafrasando un motto che è caro alla Fip, ovvero “We are Family”. Quindi, il miglioramento di ognuno rende tutti migliori; migliorare e crescere, insieme, per migliorare il nostro bellissimo sport”.