Abf Monfalcone, involuzione certificata: “Appagamento? Non pensiamoci”

Contro l'Interclub Muggia, le ragazze di Banello non sono mai state in partita: "Sono io il primo a dover trovare la soluzione su cosa fare".

Una batosta. L’Abf battuta in casa dall’Interclub Muggia sotto un pesante 68-36 per le ospiti è lontana anni luce dalla squadra spumeggiante dello scorso anno arrivata alla finale promozione.

Alla Verde, nel derby regionale, non c’è stata partita: troppo più in forma, sia fisicamente che mentalmente, troppo più motivate le ragazze di Muggia, già più forti a livello di organico. Le biancocelesti hanno perso tutte le frazioni, con una progressione che alla fine ha raggiunto il -32, ed è così arrivata la terza sconfitta consecutiva. Tre indizi fanno una prova, si dice, e tanto più analizzando le sconfitte: due in casa, dove l’Abf era rimasta imbattuta per oltre un anno e mezzo, una in trasferta contro una squadra in lotta per la salvezza. L’involuzione è dunque certificata.

“In campo c’è stata una sola squadra, e purtroppo non era l’Abf – commenta amaramente coach Banello – ho visto una totale apatia nelle mie ragazze e a questo punto è giusto chiedersi quali sono i motivi. Forse un appagamento dopo i successi dello scorso anno? Forse sì, ma non lo voglio pensare, siamo a dicembre e gli obiettivi stagionali non possono essere centrati così presto, i verdetti sono ancora tutti da scrivere. Sulla gara c’è davvero poco da dire, non abbiamo avuto un’adeguata gestione della difesa, non abbiamo avuto un’adeguata gestione dell’attacco”.

L’attacco monfalconese ha in pratica fatto il solletico all’Interclub, e non lo dicono solo i 36 punti finali a referto. Le percentuali dell’Abf sono state disastrose: 10/41 da due punti (dei quali 2/19 del pacchetto lunghe, con la sola Debora Vecchiet a segno), 3/11 dalla lunga distanza, 7/13 dalla lunetta, quest’ultimo un dato negativo specialmente per i soli 13 tiri liberi conquistati. La diversa intensità delle passate edizioni dell’Abf portava le biancoceleste a conquistare tantissimi viaggi in lunetta. Detto delle lunghe, non meglio hanno fatto le esterne, dove la sola Battistel si è espressa sui suoi consueti livelli. A parziale giustificazione di questa prestazione negativa sul piano del gioco i problemi alla schiena che affliggono da un paio di settimane Chiara Croce, dal cui rendimento non può non dipendere, per ruolo e qualità, l’attacco monfalconese. Nel finale di gara la Croce è stata preservata e c’è stato spazio per le giovani del vivaio, unica nota positiva della gara. Adesso all’orizzonte c’è la gara con Padova, capace di vincere con la Ginnastica la seconda partita del suo campionato. Per non restare invischiati nella parte bassa della classifica, è una gara da affrontare con la massima concentrazione.

“Se siamo arrivati a questo punto la colpa è mia, e dunque sono io il primo a dovermi chiedere cosa si può fare per dare una sterzata – conclude il tecnico monfalconese – probabilmente dovrò assumere un altro atteggiamento e cominciare a lavorare anche su un altro tipo di alchimia a livello tecnico. Penserò a una nuova distribuzione dei minuti, a nuovi quintetti, di sicuro in questo momento le ragazze hanno bisogno di stimoli”.