L’opinione di Attila Frizzo: alti e bassi

Dopo un positivo filotto di cinque vittorie e con l’impensabile raggiungimento di partecipazione del pubblico per il derby Trieste-Udine, i biancorossi di Eugenio Dalmasson sono ritornati al “parziale assenteismo”.
A Bologna, nel confronto con le valide V Nere, ad un certo momento i giocatori triestini hanno cessato di essere presenti all’impegno, subendo nel breve volgere di quattro minuti un parziale di 15 punti.

Nel confronto giocato al Palarubini contro l’Apu Udine alcuni cestisti biancorossi si sono superati, Da Ros prima di tutti, Green con un inizio al fulmicotone e tutta la triade degli esterni Bossi, Prandin e Pecile in particolare, mentre nel capoluogo emiliano Da Ros non è esistito e gli altri hanno mostrato serie intenzioni e dedizioni solamente per una parte della gara. Un confronto può essere vinto o perso ma è buona cosa ripeterlo: i professionisti del basket, anche quelli di serie A2, hanno il dovere di non scendere mai sotto un minimum. Le quasi settemila persone che sono accorse rispondendo positivamente alla chiamata della Pallacanestro Trieste 2004 saranno ancora al seguito di Coronica e compagni, magari un pò meno dei settemila in quanto lo spettacolo loro offerto è stato sicuramente di ottimi contenuti ma oltre ai diritti/doveri di tutti i partecipanti, spettatori inclusi, è da tener presente che quest’anno le promozioni in serie A sono al minimo storico, una sola infatti.

Non deve sfuggire il dato di inizio attività 2016-17 cioè salvezza, ma l’acquisizione del maggior impianto sportivo triestino ad utilizzo di grandi eventi oltrechè per la pallacanestro e ancor più il tesseramento del pivot Cittadini palesano in modo chiaro e tondo che gli attuali proprietari della società triestina nonchè i dirigenti puntano giustificatamente molto in alto, nobile ambizione che contrasta però con il comportamento esibito a Bologna.

Il prossimo problema per i biancorossi si chiama Mantova, una formazione che viaggia ad alta quota nel girone Est del campionato di serie A2, per sfatare la non brillante prova di Bologna e riprendere la corsa verso le zone alte della classifica il team di coach Dalmasson deve – e sicuramente dispone di tutti gli elementi necessari – affermarsi sull’avversario di turno anche se questa è una delle compagini che è stata allestita per fare il salto di qualità.
Sarà dura ma non impossibile.

Attila Frizzo