L’opinione di Attila Frizzo: bravi, in simbiosi con la Dea bendata

Molti dei fans, non pochi del gruppo di buongustai del basket nonchè la folta schiera dei presenti in quanto rende figo, sedevano sulle non confortevoli panche dell’Alma Arena per assistere alla riscossa del team biancorosso, ma anche per rivedere il 211 centimetri Francesco Candussi e assistere alle prodezze di Alessandro Amici, ala di 200 centimetri, o del decantato e discusso fast movie di coach Alberto Martelossi.

Se l’ambizione principale dei tifosi, la vittoria, si è materializzata finalmente con il benevole supporto della spesso assente dea bendata, la prestazione di Candussi non ha entusiasmato nessuno. Le gesta del validissimo Corbett sono state di normale consistenza; il solo Amici è stato all’altezza dell’atteso rendimento, mentre per coach Martelossi c’è da evidenziare che ha mostrato ai più come si gioca in zona press a tutto campo con i moduli 3-2 e 2-2-1, una preziosità quest’ultima.
La direzione tecnica della formazione di Mantova ha lasciato molto a desiderare, se non per altro viste le conseguenze delle rotazioni e delle sostituzioni operate.

I due punti acquisiti dai biancorossi di Trieste, giunti grazie alla realizzazione di Green a qualche frazione di secondo dalla fine della gara, sono stati propiziati dall’impegno dei sette giocatori utilizzati; Ferraro, Simioni e Gobbato non sono stati sul parquet di gara.
Tra i “non magnifici ma bravi sette” svettano Bossi, Pecile e Da Ros, mentre le spettacolari esibizioni di Parks e Green si sono alternate a non poche disattenzioni di Parks ed alle inutili reazioni di Green a certe sia pur motivate ostruzioni avversarie.

I cestisti di Trieste, giunti ormai alle posizioni in classifica che le competono, avrà per il prossimo turno il compito di superare il quintetto di Ferrara. La trasferta è una di quelle più abbordabili, il contendente di turno infatti è stato superato con lo score di 74 a 64 dal club udinese mostrando limiti evidentissimi sia per quanto concerne il livello di determinazione difensiva che nell’impegno a rimbalzo, dunque un pronostico tutto pro Trieste, fatti salvi vuoti e assenteismi visti anche nell’ultima prestazione, un triste parziale di 0 a 9 nella seconda frazione di gioco.

Attila Frizzo