Le Reggio Emilia incerottata imbarazza la ricca Olimpia Milano

Il tiro di Pietro Aradori (Foto tratta da www.pallacanestroreggiana.it)

Si torna a giocare dopo le feste natalizie e la fame dei baskettari non conosce sazietà di fronte a sfide come quella fra Reggio Emilia e Milano, il remake della finale scudetto. PalaDozza esaurito, Grissin Bon orfana di Amedeo Della Valle e Stefano Gentile, Olimpia senza Milan Macvan e Kruno Simon.

Fatica olimpica per i padroni di casa nel trovare il canestro, Milano non fa meglio e dopo quasi quattro minuti la sfida è di stampo calcistico: 0-3. “Gol” di Aradori da oltre l’arco, ma è Sanders a creare il primo break per gli ospiti, +7 sul tabellone. In area pitturata l’EA7 trae grossi dividendi, Reggio Emilia appare una sterile e balbettante macchina offensiva, con il solo Aradori quale terminale credibile; anche Kalnietis appare rinfrancato nella serata al PalaDozza e il primo quarto è monologo meneghino, 7-19. “De Nicolao-time” per riaprire i giochi, 5 punti consecutivi prima dell’ennesima risposta immediata di Kalnietis, con Cervi mestamente verso gli spogliatoi per un problema fisico. E’ proprio l’oggetto misterioso lituano a ricamare brani di ottima pallacanestro; da un’ennesima transizione arriva il +17 esterno. Needham scuote il PalaDozza con due triple dall’alto peso specifico, l’inerzia milanese sembra sbiadirsi di fronte al parziale di 11-0; emorragia bloccata dal solito Sanders in un prezioso uno contro uno sulla difesa alta reggiana, ma Aradori è bollente e con due triple riporta i suoi sul -2. La partita cambia volto, energia totalmente sbilanciata verso i “grissini”, squadre all’intervallo sul 45 a 40 con l’ennesima perla di Aradori.

Bonacini è l’argento vivo della cantera reggiana, la sua energia è manifesto di un gruppo che getta il cuore oltre l’ostacolo; un’altra transizione regala il +6 alla Grissin Bon. Olimpia difende male ma ritrova uomini di esperienza come Hickman e McLean, da un libero di quest’ultimo il pareggio a quota 56. 0/4 dalla lunetta per Aradori che invita all’esorcismo, sparatoria dall’arco fra Kalnietis e Needham, una sciocchezza di McLean (con quarto fallo ndr.), regala a Reggio il vantaggio a chiusura terza frazione 72-66. Awudu Abass prova a travestirsi da variabile offensiva impazzita per l’EA7, mentre dalla parte opposta Delroy James allunga l’ospedale da campo reggiano. Colpo su colpo viaggiando sui 4-6 punti di vantaggio degli uomini di Menetti; Aradori è sempre il leader offensivo, Milano sviene in difesa due volte consecutive e +7 sul tabellone a tre minuti dal termine. Anche Hickman mette un sigillo importante da oltre l’arco, ma sarà un episodio e poco più, la Grissin Bon specula con il cronometro e porta a casa un successo insperato: 91-87 il finale, per l’EA7 adesso è imbarazzo vero.

REGGIO EMILIA – MILANO    91 – 87

Grissin Bon Reggio Emilia: Aradori 26, Needham 17, Polonara 11, Bonacini 2, Cervi 10, James 7, De Nicolao 7, Strautins 2, Lesic 9, Mammi, Vigori. All. M.Menetti
Olimpia Milano: Hickman 17, Raduljica 5, Dragic 3, Pascolo 6, Sanders 21, McLean 6, Fontecchio, Kalnietis 21, Cinciarini 3, Abass 5, Cerella. All. J. Repesa