Il vate Bianchini e i tre elementi per una squadra vera

Prendi come esempio Milano e formuli un concetto ampio, esaustivo e illuminato. Parole e musica di Valerio Bianchini:

“Di fronte alle annose vicissitudini di Milano la gente comincia a capire che una squadra vera è composta da 3 elementi : il corpo, formato dal personale giocatori ben integrati nei ruoli, la testa formata dallo staff tecnico in solida comunione con la dirigenza e l’ANIMA che non è un’anima spirituale ( se lo diventa ancora meglio) ma è un’anima psichica. Essa è la parte più difficile da realizzare. La squadra è di per sè una creatura inerte di argilla e, come nella narrazione biblica, ha bisogno del soffio di un creatore per prendere davvero vita. Se il soffio non c’è l’argilla potrete farla cuocere quanto volete, ma presto si frantumerà in mille pezzi senza l’anima che la tiene insieme . E quest’anima si forma giorno dopo giorno svelando ai giocatori il senso del loro mestiere. Cercando di strapparli a una concezione solo mercantilistica della loro funzione.Cercando di metterli in contatto con la realtà sociale e culturale della città che sono chiamati a rappresentare col basket. Ricordando le loro responsabilità di privilegiati della sorte a fronte delle generazioni di ragazzini che li idolatrano e li prendono a modello.
Oggi questo è lo schema più difficile da realizzare. La mancanza di un nucleo di giocatori costante nel tempo, il perduto senso di appartenenza, la discontinuità della guida tecnica sono ostacoli enormi alla costruzione di un’anima. Presto i destinatari del messaggio sportivo della squadra se non si sentono più corrisposti nelle aspettative di affetto da parte dei loro beniamini, convertono il loro tradito amore in odio e peggio ancora in indifferenza. L’anima della squadra seppure era solo in embrione, finirà per essere per sempre una creatura mai nata.”