Luca Clemente…ma non troppo! Tricesimo ringrazia il suo pivot

Il centro di coach Andreotti mette a segno una "doppia-doppia" da 30 punti e 11 rimbalzi e consegna il referto rosa ai suoi colori.

Il tiro dalla media di Luca Clemente (foto Elena Barbaro).

Torniamo al nostro consueto appuntamento del martedì: il quintetto ideale della settimana, come sempre, va a cercare i nomi più “caldi” di coloro che sono risultati decisivi nelle vittorie delle rispettive formazioni; andiamo a scoprire quali sono stati i migliori giocatori del weekend cestistico.

PLAYMAKER: Il miglior playmaker della settimana è Gabriele Mainardi, atleta del Basket Perteole; 185 centimetri, classe 1998, Mainardi è uno di quei giocatori solidi ed estremamente fisici, che è al servizio di coach Andrea Beretta per il secondo anno di fila. Se nella passata stagione si suddivideva con l’impegno giovanile legato al BaskeTrieste, in questo 2016/2017 ha confermato l’impegno con la Serie D di Perteole, alla quale sta portando concretezza e pericolosità nel reparto esterni. Contro il Kontovel, in una sfida che alla fine i bassaioli hanno portato a casa con il punteggio di 73 – 69, proprio Mainardi si è reso protagonista, con 25 punti segnati e un dominio totale contro gli esterni carsolini, che non sono riusciti a fermarlo in nessuna maniera. Sicuramente un successo prezioso per la squadra di Andrea Beretta, che ha come obiettivo dichiarato quello della salvezza nel Girone Est di Serie D: Mainardi è uno di quei giocatori magari non troppo visibili, ma che è di assoluta produttività e, nello scacchiere di Perteole, risulta spesso fondamentale.

GUARDIA: Settimana decisamente da ricordare per Luca Bonetta (Energy Lab Falconstar Monfalcone); il play/guardia di Franceschin, dopo aver ricevuto l’onorificenza al Basket Day di C Silver con il premio “Basket Sopra Le Righe” grazie alla propria tesi di laurea, si è anche preso una bella soddisfazione nell’ultimo weekend cestistico, vincendo con la sua formazione contro il Basket Bassano. Un 65 – 51 che non è assolutamente da sottovalutare, perchè il sodalizio allenato da Federico Franceschin era rabberciato a tal punto che il tecnico biancorosso ha deciso di portare in panchina, pur se inutilizzabili, Moretti e Marcetic. Una decisione presa per “compattare” il gruppo in vista del confronto con Bassano, che alla fine si è rivelata vincente anche perchè, in campo, ci ha pensato Bonetta: 17 punti finali, con 6/7 da due, 0/3 nelle triple e 5/7 ai liberi, ma anche 9 falli subiti, 4 rimbalzi e 3 assist. Una dinamo in continuo movimento, che ha fornito pericolosità perimetrale ed ha vinto il confronto diretto con i pariruolo di coach Papi.

ALA PICCOLA: La menzione come “3” della settimana va a Diego Salvador, capitano del San Vito Trieste che ha sconfitto la capolista Sokol Aurisina. Questa guardia di 188 centimetri e 28 anni è oramai il simbolo della compagine gialloblù; giocatore che sa sacrificarsi per i compagni, ma anche mettersi in proprio quando serve, è uno di quegli esterni capaci di fare un pò di tutto ed interpreta al meglio la filosofia voluta da coach Giulio Hruby, che predica grande gioco di squadra ed intensità difensiva al massimo. Prova ne sono i soli 48 punti segnati da una compagine talentuosa com’è quella del Sokol, che ha a disposizione giocatori del calibro di Babich, Strle, Pizziga o Gallocchio. Il San Vito, però, è stato bravissimo a contenerli e, dall’altra parte del campo, ha potuto contare sui punti sicuri di capitan “Ciki”, ancora una volta determinante per i suoi colori.

ALA FORTE: Lo mettiamo in posizione di ala forte anche se lui, in realtà, sarebbe un “5” di ruolo. Luca Clemente, atleta del Basket Tricesimo, è certamente il giocatore che sotto le plance ha spostato in maniera determinante il confronto con Roraigrande a favore dei tricesimani. Le cifre lo sintetizzano in maniera eccellente: 30 punti e 11 rimbalzi, una “doppia doppia” che ha messo in evidenza questo centro di 205 centimetri classe 1994, giocatore che poco più di due stagioni fa aveva conquistato la promozione in C Gold con Tarcento ed ha poi deciso di scendere di categoria in Serie D con la vicina Tricesimo, per avere più minutaggio e responsabilità. La scelta sembra aver pagato, fino a questo momento, perchè Clemente ha potuto maturare minuti importanti in campo e, in questa stagione, è certamente il lungo di riferimento della squadra di coach Andreotti.

PIVOT: Il miglior lungo della settimana è Manuel Doz (Bor Radenska Trieste), atleta di 204 centimetri classe 1994. Il derby con il Don Bosco rappresentava una vera e propria sfida salvezza e Doz l’ha interpretata al meglio: i salesiani non hanno un reparto lunghi profondo e il centro di Mura ne ha ovviamente approfittato per mettere sul piatto una prestazione che è stata decisiva per la vittoria finale. I suoi 15 punti assumono ancor più valore se pensiamo che sono arrivati con un ottimo 7/9 dal campo: si è preso il lusso di azzeccare anche una bomba e, insieme a Tomadin, è stato il segreto dell’affermazione casalinga della compagine di Andrea Mura. Decisamente il centro più determinante di questa settimana.

SESTO UOMO: La lode come miglior sesto uomo, questa volta, spetta a Matteo Dalmazi (Intermek 3S Cordenons), MVP della sfida contro la Collinare Fagagna. Guardia/play di 185 centimetri nato nel 1991, Dalmazi si è preso tante responsabilità in un incontro dove la sua formazione doveva rinunciare a tre pedine del calibro di Celotto, Cipolla e Cauz, ovvero rispettivamente il play titolare, il miglior realizzatore e un altro giocatore che comunque è presente nelle rotazioni. Ebbene, la grande forza di Cordenons è stata quella di trovare la prestazione notevole di Dalmazi, elemento che a livello perimetrale ha letteralmente “aperto la scatola” di Fagagna: 22 punti finali, con un terrificante 6/12 da tre punti al quale ha aggiunto un 2/2 ai liberi ed un 1/6 dalla corta distanza. La sua mano è stata bollente a tal punto che, nell’ultima frazione, ha insaccato tre triple mortifere, determinanti per il +10 conclusivo con cui Cordenons si è portata a casa il referto rosa.

COACH: La menzione come allenatore della settimana spetta a Dean Oberdan (Ispem Jadran Trieste), che con i suoi ragazzi ferma la corsa della capolista Basket Oderzo. La corazzata veneta, forte di nomi altisonanti quali Palombita, Raminelli, Mucic, ma anche Varuzza, Ciman, Colamarino e Casagrande, si presentava al PalaCova con un filotto di tredici vittorie consecutive. Il gruppo di Oberdan ha messo sul piatto un match concreto, duro come la pietra del Carso e forte di tre uomini in doppia cifra ed altri tre a quota otto punti segnati: il 64% al tiro da due punti deve far pensare, anche perchè in area i veneti avevano la coppia Raminelli – Mucic, dunque non si trattava di clienti esattamente “comodi”. Ebbene, questo Jadran ha mostrato tutto il suo potenziale, che passa attraverso una prova concreta da parte di tutto il gruppo: il tecnico triestino sta facendo un ottimo lavoro e risultati come questo sono lì a dimostrarlo.