L’opinione di Attila Frizzo: finalmente i giovanissimi

La vittoriosa trasferta in Abruzzo ha visto la compagine di coach Dalmasson lanciare nella contesa due giocatori come Gobbato e Simioni, che hanno dato una bella mano al team biancorosso.

L’affermazione dei biancorossi triestini in quel di Chieti, per altro tutt’altro che difficile da pronosticare, ha portato qualche probante novità per quanto concerne lo square dance del team di coach Dalmasson: si è trovata infatti l’opportunità, la necessità e il coraggio di utilizzare due dei giovanissimi babies, Gobbato e Simioni.
I due promettenti cestisti sono stati in campo per non pochi minuti e, assieme agli altri, hanno realizzato un break di due a nove che ha stordito i padroni di casa.

La serata negativa di Green e quella parzialmente positiva di Parks, ha evidenziato i progressi acquisiti nell’utilizzo delle indubbie capacità del pivot Cittadini, che nelle azioni offensive è stato finalmente servito; da sempre i pivot, per potersi esprimere, devono venir serviti di palloni giocabili, così è stato in quel di Chieti per il team biancorosso.
Contro la vagabonda Chieti: il team di coach Galli infatti non si è potuto preparare sul parquet di casa, ma è stato costretto a chiedere ospitalità alle consorelle della regione.
La partita di Chieti non è stata certamente delle più spettacolari, anche perchè la continuità non è un elemento caratteristico per nessuna delle squadre dei due gironi del campionato di serie A2.

Interessante è stato quanto Allegretti ha saputo fare in difesa contro il salterino Parks, al quale ha soffiato non pochi rimbalzi. Trieste, con la non sorprendente affermazione a Chieti, ha confermato il possesso della terza, e al momento unica terza, poltrona in classifica, posizione questa che se mantenuta potrà schiudere moltissime possibilità alla società della città di San Giusto.

Il prossimo impegno di Coronica (ottima la scelta di utilizzarlo negli starting five) e dei suoi compagni sarà il confronto al Palarubini con la Tezenis di Verona, squadra che è andata a vincere nell’ultimo turno a Piacenza a mani basse, propinando ben 20 punti di scarto alla disorientata formazione piacentina. L’avversario di turno, però, non è da temere: sulle 18 partite giocate si è affermato solamente 9 volte, tante quante sono state le sconfitte.
Il confronto sarà indicativo se il coach della formazione biancorossa vorrà premiare gli oltre 3800 fans che l’ultima volta hanno visto le gesta dell’amata selezione al Palarubini. Utilizzare i promettenti giovanissimi è una grossa responsabilità per la direzione tecnica della squadra, in quanto lanciare i giovani quando i due stranieri sono sottotono è logico e possibile, mentre tutt’altro è inserirli quando si vince senza attendere però gli ultimi minuti a punteggio conseguito.
Sarà interessante vedere come e se.

 

Attila Frizzo