Trieste inarrestabile, superata anche la Fortitudo Bologna

Con le grandi prove di Pecile, Parks, Da Ros e Green, i biancorossi volano più in alto rispetto all'Aquila e si impongono all'Alma Arena.

Trieste non si ferma nemmeno di fronte alla Fortitudo: vittoria per 69 – 64 all’Alma Arena di Via Flavia, all’interno di un match dove Pecile, Da Ros e la coppia “Made in USA” Green – Parks hanno messo il proprio sigillo. Il ritorno di Matteo Boniciolli, Michele Ruzzier e Luca Gandini a Trieste non viene coronato da una vittoria: l’affermazione del team di Dalmasson vale il consolidamento del terzo posto e l’allungo a +6 sugli stessi fortitudini.

Come preannunciato, Bologna deve fare a meno di Campogrande, mentre Candi è presente, nonostante l’influenza: dall’altra parte, per Trieste, non ci sono Prandin e Gobbato ed è tempo di esordio in panchina per il 2000 Lodovico Deangeli.

Si fa subito sentire Justin Knox sotto le plance, con il rimbalzo offensivo che vale il 5-5; Javonte Green, però, conferma di voler volare ad alta quota, con due schiacciate che fanno immediatamente spellare le mani del pubblico presente. La Fortitudo risponde dalla lunga distanza, prima con Michele Ruzzier e poi con Legion: è proprio il neo arrivato ex Viola Reggio Calabria che dalla lunga distanza regala il primo vantaggio ai suoi colori (13-15) a 4’30’’ dalla prima sirena. Jordan Parks, però, non ci sta e realizza quattro punti di fila: l’ala di Eugenio Dalmasson propizia il +3 per Trieste, costringendo coach Boniciolli al minuto di sospensione. La “Effe” ci mette fisicità, specialmente con Italiano e Knox: i punti, però, arrivano dagli italiani ed infatti sono Candi e Montano a dare il +2 alla Fortitudo. La tripla dell’esterno classe 1992 fissa il 20-22 al decimo.

Nel secondo periodo, “Sunshine” Pecile si accende e segna una bomba, ma dall’altra parte è ancora Knox a colpire: il match assume un contorno piuttosto agonistico e fisico a discapito delle percentuali di tiro. Si ricorre molto alle conclusioni da fuori, ma il punteggio si smuove a fatica: capitan Coronica è presente e prezioso, mentre Bossi soffre il confronto con Ruzzier nel duello “made in Trieste” in cabina di regia. Il massimo vantaggio della Fortitudo arriva sul 27-31: è Justin Knox a siglarlo, con un gioco da tre punti dentro al pitturato; Trieste, però, non si lascia scappare gli avversari e, con la coppia Parks-Green, perviene al pareggio. Uno schiaccione di “Green Airlines” vale il 31 pari, poi Pecile mette due liberi e dà il +2 a Trieste, che non viene beffata da Legion: la tripla sulla sirena dell’USA di Boniciolli danza sul ferro ed esce.

Al rientro dagli spogliatoi è Trieste a partire bene, con un mini-break di 6-2 siglato dal trio Pecile – Da Ros: “Sunshine” carica di falli la difesa felsinea, che prova a cambiare gioco affidandosi al quintetto piccolo con Italiano e Mancinelli da lunghi. Trieste, per tutta risposta, alza l’intensità difensiva ed è Green a metterci un bel punto esclamativo, schiacciando il 43 – 36 biancorosso: l’Alma si scatena dal perimetro, a segnare sono Baldasso, Green e Da Ros, poi la Fortitudo riesce ad avere un guizzo, con Italiano che cerca di disturbare lo stesso Da Ros in difesa e Candi che mostra tutto il suo talento, confezionando una pregevole palombella appoggiata al tabellone, che vale il 55 – 47 alla terza sirena.

Ultimo periodo tutto da vivere: Bologna vuole mettere ulteriore “pepe” sulla partita cercando di alzare l’agonismo; gli arbitri lasciano correre diversi contatti da una parte e dall’altra, ma è Trieste che pecca d’inesperienza, perdendo troppi palloni e costringendo Dalmasson a chiamare minuto di sospensione dopo due minuti e mezzo. L’attacco triestino viene sbloccato da Baldasso, ma sono già passati tre minuti e mezzo: Legion e Knox non ne vogliono sapere di mollare, tanto che l’ex Viola sigla il meno due (59 – 57) con una bella penetrazione. Mancano poco più di tre minuti, ma Bologna sembra meno concentrata rispetto a Trieste: prima Candi commette fallo antisportivo su un Parks completamente dimenticato dalla difesa bolognese, poi Knox sfonda in attacco.

Trieste arriva sul 64 – 57, ma la Fortitudo non è mai morta: Ruzzier deposita a canestro il meno cinque, poi è ancora Candi a far vedere di che pasta è fatto, con un canestro e fallo che provoca l’uscita per raggiunto limite di penalità di Cittadini. Siamo sul 65 – 62, Da Ros sbaglia da tre punti; sul ribaltamento offensivo, la palla arriva a Michele Ruzzier: il triestino ha l’occasione per pareggiare, ma il suo tiro trova solamente il ferro. Il fallo su Baldasso porta l’esterno classe ’95 in lunetta: la mano non trema (67 – 62), poi gli ultimi tentativi della Fortitudo cozzano contro la difesa biancorossa e sono Green e Pecile a segnare i tiri liberi della staffa.

 

PALLACANESTRO TRIESTE 2004 – FORTITUDO BOLOGNA   69 – 64

Alma Pallacanestro Trieste 2004: Green 14, Da Ros 14, Parks 12, Bossi 4, Cittadini 3, Pecile 15, Baldasso 7, Coronica, Simioni, Ferraro ne, Deangeli ne, Schina ne. All. Dalmasson
Kontatto Fortitudo Bologna: Legion 13, Knox 15, Mancinelli 7, Ruzzier 9, Raucci 3, Italiano 4, Candi 7, Montano 6, Gandini, Montanari ne, Costanzelli ne, Marchetti ne. All. Boniciolli

Parziali: 20-22; 33-31; 55-47
Arbitri: Nicolini (PA), Gagliardi (FR) e Capurro (RC)