Treviso – Virtus Bologna: dopo tanti anni è ancora sfida tra le migliori

Affascinante gara tra due storiche società con tanta voglia di tornare tra le grandi.

Treviso: cinque scudetti, otto Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, due Coppe Saporta e una quantità di grandi stelle del basket che ne hanno vestito la maglia nei gloriosi anni tra il 1991 e il 2007, da Vinny del Negro a Stefano Rusconi, da Toni Kukoč a Petar Naumoski e Orlando Woolridge, passando per Riccardo Pittis e Davide Bonora fino a Željko Rebrača, Denis Marconato, Massimo Bulleri e Andrea Bargnani, tanto per citarne i più rappresentativi.

Virtus Bologna: quindici scudetti, otto Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due Euroleghe, una Coppa Saporta, un Eurochallenge e un florilegio di campioni dal quale dimenticandone certamente qualcuno è possibile estrarre giocatori come Renato Villalta, Roberto Brunamonti, Gus Binelli, Alessandro Abbio, Flavio Carera, Claudio Coldebella, Ricky Morandotti, Paolo Moretti, Predrag Danilovič, Alessandro Frosini, Hugo Sconochini, Manu Ginobili, Mario Boni, Samuele Podestà. Nomi difficili da scrivere. Nomi impossibili da leggere senza far scendere la lacrimuccia.

Le due società che a metà degli anni Novanta battagliavano per scudetti (in finale nel 1993 e nel 1995), Coppe Italia (in finale nel 1993, nel 2000 e nel 2007) e Coppe Europee (Final Four di Eurolega del 1998, semifinale di Eurolega nel 2002) oggi – seppur quella trevigiana è una società completamente rifondata – si ritrovano ai vertici del Girone Est della serie A2 assieme a Trieste, anche se in base alla classifica avulsa i padroni di casa risultano secondi e gli ospiti primi.

Dopo due sconfitte consecutive per Treviso e tre per Bologna, la gara di sabato è un crocevia importante per diverse dinamiche ai fini del campionato di entrambe.

Le V nere hanno finora dominato abbastanza nettamente il girone soprattutto dal punto di vista del gioco, seppur parzialmente offuscato nell’ultimo periodo; interessante notare che delle cinque sconfitte patite dal gruppo guidato da Alessandro Ramagli le prime due sono maturate alla quarta ed alla quinta giornata (in casa contro Ravenna ed in trasferta contro Ferrara), mentre le ultime tre corrispondono proprio alle ultime tre giornate, nelle quali la Virtus ha perso prima a Mantova (che ha interrotto così una serie di 11 vittorie consecutive), poi a Ravenna – vera e propria bestia nera dei bolognesi – ed infine in casa contro Ferrara, seppur in maniera che definire “rocambolesca” è un eufemismo fin troppo spinto. La differenza canestri di +138 è la migliore del gruppo, così come la media di 82,2 punti a partita. Impressionante il 93,1 di valutazione media dei giocatori virtussini, di gran lunga la migliore in assoluto (la seconda, Ferrara, ha un valore di 87,5). Seconda in percentuale da 2 punti con il 52% assieme a Trieste e Roseto, seconda dall’arco con il 37% assieme a Ravenna e quart’ultima dalla linea della carità con il 72%, la Segafredo è la terza forza del campionato per rimbalzi offensivi (11,1 di media) e la quarta per rimbalzi totali (la media è di 36,3), oltre ad essere la quarta squadra a perdere meno palloni (13,1 a gara) e la prima – assieme a Trieste – a recuperarne di più (8,9). Infine il dato della media assist (16,4) rappresenta il gradino più alto del podio assieme a Ferrara.

Treviso dopo aver perso contro Verona il 10 gennaio scorso un’imbattibilità casalinga che durava da più di un anno ed aver vinto di 1 punto a Mantova e di 3 punti in casa contro la “Cenerentola” Forlì, è crollata nuovamente prima a Bologna sponda Fortitudo, dove il risultato finale evidenziava un -30 sul tabellone, e poi in casa contro Jesi per 71 a 76. Quindi nelle ultime cinque giornate sono stati 312 i punti segnati e 349 quelli subìti, con una media realizzativa complessiva di campionato di 70,0 che è la seconda peggiore dopo Forlì (68,5), ma che nelle ultime cinque giornate è scesa a 62,4, segno tangibile che coach Stefano Pillastrini ha parecchie cose da rivedere se vuole mantenere la sua squadra nei piani alti. Il 46% da due punti è il valore più basso del torneo (a pari merito con Udine e Piacenza), il 32% da tre punti è migliore solo del 27% di Forlì, il 77% dalla lunetta è il secondo miglior risultato (assieme a Imola e Jesi), a fronte comunque di 381 tentativi che rappresentano il secondo numero di gite in lunetta dopo Mantova. In difesa le cose vanno decisamente meglio visto che la De Longhi è la migliore per media rimbalzi totali (38,5) ed è quinta per media stoppate date (2,8). Le 5,4 palle recuperate ad ogni gara valgono il penultimo posto dopo Recanati, la media assist di 15,4 è il quarto miglior risultato ad est e la valutazione media di 81,9 è l’ottava del gruppo.

Nelle statistiche individuali per Bologna riflettori sul pivot americano Kenny Lawson, probabilmente il miglior straniero che griffa questa spettacolare serie A2: terzo per valutazione complessiva (440), quarto per media valutazione (23,2), quinto per media punti (19,8), quinto per media rimbalzi offensivi (2,9), quarto per percentuale da due punti (62,6%), quinto per percentuale da tre punti (43,1%), quinto per punti totali (377), quinto per rimbalzi offensivi (56), settimo per percentuale complessiva dal campo (57,7%), settimo per rimbalzi totali (159), nono per media totale rimbalzi (8,4), undicesimo per media rimbalzi difensivi (5,4). Impressionante, veramente impressionante! Da citare ancora l’ottimo Marco Spissu, quarto nei palloni recuperati (36) e infine Guido Rosselli, quinto con i suoi 81 assist.

La De Longhi dal canto suo propone Matteo Fantinelli leader nel totale assist (117) e terzo per media (5,9), oltre ad essere nono per palle recuperate (1,6 a gara) e la giovane stella Davide Moretti leader dalla linea della carità con il 92,9%. Lo statunitense Jesse Perry è terzo per totale rimbalzi (190), terzo per rimbalzi difensivi (130) e quarto per rimbalzi offensivi (60), quinto per media rimbalzi (9,5) e per media rimbalzi offensivi (5). Infine dall’alto dei suoi 213 centimetri Andrea Ancellotti è terzo per stoppate date (31) e quarto per media (con 1,6).

Dalla coppia Kenny Lawson – Michael Umeh deriva il maggior fatturato della Segafredo Bologna, visto che insieme i due americani hanno realizzato 702 dei 1562 punti complessivi, per una percentuale del 44,9%. Il primo ha messo a referto 377 punti (63% 2PT, 43% 3PT, 74% TL, 159 RIM, 12 REC, 21 ASS), per il secondo i punti sono al momento 325 (48% 2PT, 42% 3PT, 76% TL, 59 RIM, 19 REC, 45 ASS).

La coppia più prolifica della De Longhi è composta da Jessy Perry e Davide Moretti, che ne hanno messi praticamente lo stesso numero: 248 il primo (52% 2PT, 36% 3PT, 78% TL, 190 RIM, 6 REC, 29 ASS) e 245 il secondo (39% 2PT, 36% 3PT, 93% TL, 51 RIM, 19 REC, 48 ASS), per un complessivo 35,2% (493/1399) che è uno dei valori più bassi del torneo.

I tre migliori di ciascuna compagine per tiri, rimbalzi e assist sono:

% 2 PUNTI
VIRTUS: Lawson 63, Spissu 55, Rosselli 53
TREVISO: Perry 52, Decosey 50, Ancellotti 48

% 3 PUNTI
VIRTUS: Lawson 43, Umeh 42, Spissu 36
TREVISO: Fantinelli 40, Perry e Moretti 36

% TIRI LIBERI
VIRTUS: Spissu 87, Rosselli 81, Umeh 76
TREVISO: Moretti 93, Saccaggi 82, Rinaldi 81

RIMBALZI
VIRTUS: Lawson 159, Rosselli 113, Michelori 77
TREVISO: Perry 190, Ancellotti 128, Fantinelli 106

ASSIST
VIRTUS: Rosselli 81, Spissu 58, Umeh 45
TREVISO: Fantinelli 117, Moretti 48, Decosey e Perry 29

Nella partita di andata all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno – prima gara in A2 tra le due formazioni – i padroni di casa portarono a casa la vittoria per 63 a 55, dopo esser stati davanti fin dalle ultime battute del primo quarto. Per le V nere un ottimo Kenny Lawson con 22 punti e 7 rimbalzi per 26 di valutazione finale.

 

Marco Torbianelli