Daniele Mastrangelo a Udine. Lesa maestà o indifferente riconoscenza? di Raffaele Baldini

Ribadisco un concetto: adoro le “schermaglie” dialettiche del campanile, quando rimangono entro i confini dello sfottò rappresentano il miglior antidoto a quell’omologato tifo stile NBA (“defence” ritmato e stop). L’operazione Daniele Mastrangelo a Udine rappresenta la spezia più saporita per un piatto prelibato: il derby di ritorno. La guardia friulana classe ’91 è stata pedina fondamentale di Trieste per tre stagioni (dal 2012 al 2015), immergendosi nello spirito alabardato del gruppo. Mai un passo indietro, pallacanestro giocata con lo spirito di chi veramente sentiva l’appartenenza, un incidente di gioco che poteva segnare la carriera ma anche la sua vita. E la Trieste cestistica ha adottato “Mastro” da subito, lo ha seguito passo passo in quel lento e complesso recupero, ha gioito del suo ritorno sulle tavole parchettate.

Un ragazzo che a 18 anni lascia la Nbu GSA e che può riprendersela a 26 anni ha un triplo senso logico: quello di dare un mano alla società che lo ha cresciuto, quello di giocare da friulano a Udine, quello di tornare a calcare i nobili campi della serie A2. Un’occasione unica professionale, che DEVE prescindere dalle logiche “sentimentali” di cui sopra.

Tutto questo non per spargere acqua benedetta sulle calienti fazioni di appassionati, bensì per rinverdire una memoria che spesso è talmente corta da dimenticare quello che è stato fatto ieri.

Ci sarà quindi uno storico compromesso per una “indifferente riconoscenza” o rigida presa di posizione per “tradimento sportivo”? Non è importante, ognuno scelga da che parte stare, nella serena accettazione delle parti, purchè non si trascenda. Il mio punto di vista, sempre che possa interessare a qualcuno, è che la discriminante nel giudicare un uomo prima che un giocatore va nella direzione di valutare l’integrità professionale, e su questo Mastrangelo è stato ineccepibile. Togliete gli effetti speciali spesso abusati nello sport come il pugno battuto sul petto, le dichiarazioni d’amore spassionate o imbarazzanti “copia incolla” nelle dichiarazioni d’insediamento in una nuova realtà, fate quindi la tara e ricaverete lo spessore di un giocatore.

Alla memoria sportiva Daniele Mastrangelo resterà un’arma tattica fondamentale di un splendido triennio in maglia giuliana, ora in maglia GSA Udine.

Amen.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)