Aspettando la semifinale… di Raffaele Baldini

Semifinale Final Eight contro la Segafredo Bologna. Tradotto: la squadra di coach Ramagli gioca in casa, trasuda freschezza da tutti i pori nonostante l’assenza di Lawson, ha ottimizzato il dispendio di energia speculando sulla debordante vittoria nei quarti contro Agrigento.

Quindi? Tutto l’aleatorietà sull’esito finale è retta dalla sfacciata esuberanza dell’Alma Trieste, squadra che, ascoltando tante opinioni di addetti ai lavori, rappresenta un meccanismo perfetto (e riconoscibile) nel panorama cestistico di serie A2. Trieste è in fiducia, in tutti i suoi uomini, vive con una serenità l’evento al punto di alleggerirla, può anche dire di aver fatto “il proprio dovere” avendo battuto Legnano.

L’appetito vien mangiando, ma non c’è il rischio di indigestione mangiando il futuro a piccoli morsi. Non c’è neanche troppa tattica da studiare in vista della semifinale, in quanto la squadra felsinea è coperta in tutti i reparti o quasi, lasciando forse qualche centimetro in area pitturata, ma bilanciandolo con una ruvidità importante di uomini come Rosselli e Michelori. Anche il reparto esterni è complesso da arginare: eterogeneo e fresco, ha uomini in totale ispirazione balistica come Spissu, altri incidenti offensivamente come Umeh e altri come Penna e Spizzichini che sprigionano energia sui 28 metri di campo.

Non si è neanche palesata quella indifferenza che coach Ramagli esternava nelle conferenze stampa pre-evento, la squadra e lo staff hanno dimostrato di voler portare a casa il trofeo organizzato in casa, anche per trovare una quadratura economica dopo un imbarazzante afflusso (bolognese) alla Unipol Arena. Il game-plan auspicabile in casa giuliana è quello che porterebbe a giocare una partita a basso punteggio, brutta e fisica (sperando nella coerenza del metro arbitrale della prima giornata), tenendo i bolognesi a stretto contatto e addossando loro la pressione negli ultimi cinque minuti.

Ci sarà bisogno di tanta saldezza mentale, poche demoralizzazioni su break subiti e impatto dei due americani come fosse l’ultima partita della loro vita.

Comunque vada, per Trieste, sarà un successo…

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)