Andrea Diana (Germani Brescia): “Nessuno di noi è appagato”

Il tecnico dei bresciani parla alla vigilia della trasferta sul campo di Reggio Emilia: "Affrontiamo una squadra di grande talento, bisognerà lottare fin dal primo minuto".

“Nessuno di noi è appagato, in tutti noi c’è grande orgoglio e una grande voglia di finire bene la stagione”. È questo il messaggio che Andrea Diana, coach della Germani Basket Brescia, ha voluto indirizzare ai tifosi e agli appassionati della Leonessa in vista del finale di stagione, intervenendo come ospite nel corso della trasmissione Basket Time, andata in onda ieri sera sulle frequenze di Teletutto a pochi giorni dalla sconfitta casalinga con Varese.

IL FINALE DI STAGIONE – “Mancano 7 partite alla fine della regular season, è presto per essere appagati e non vedo nessuno dei miei ragazzi che lo sia. C’è stato un momento di flessione dopo la Coppa Italia, contro Avellino abbiamo fatto una grande prestazione grazie all’adrenalina che c’eravamo portati dietro dalla Final Eight. Adesso siamo un po’ in calo, paghiamo un po’ di stanchezza e i tanti problemi fisici delle ultime settimane. Dalla Coppa Italia in pratica non ci siamo più allenati e in più abbiamo perso Michele Vitali, un giocatore che garantisce grandi energia nei 25′ che resta in campo.

Vogliamo riemergere e lo faremo tutti insieme: la squadra tornerà a giocarsela con tutti una volta che i giocatori staranno meglio e recupereremo il lavoro quotidiano che è necessario fare. Abbiamo grande voglia di tornare a fare quelle belle partite che abbiamo fatto fino a un mese fa: dobbiamo guardare dentro a noi stessi, perché in questa stagione tutti abbiamo grandi motivazioni personali, oltre che di squadra. Vedo una grande voglia di finire bene il campionato: il traguardo dei playoff è lì, giocheremo ogni partita per vincere con il sogno di raggiungerli. I tanti problemi fisici che abbiamo in questo periodo ci condizionano ma in tutti c’è grande orgoglio e voglia di fare bene”.

IL MOMENTO DI LANDRY – “Marcus è un giocatore che ha dato tantissimo fino a questo momento e un periodo di flessione fisica durante la stagione ci può stare. La nostra è stata una stagione dispendiosa dal punto di vista delle energie, potendo contare su un roster corto e con minutaggi elevati per tutti i nostri giocatori. A febbraio abbiamo giocato due partite nella Final Eight di Coppa Italia mentre molte squadre riposavano e probabilmente quelle squadre oggi godono di quel momento di riposo. Oltretutto mi aspetto che il miglior marcatore del campionato venga anche tutelato, ultimamente ho visto delle difese che gli hanno messo le mani addosso e gli hanno letteralmente impedito di muoversi”.

ALTI E BASSI – “Mi sento di battere le mani a giocatori che durante la settimana soffrono e la domenica scendono in campo e danno tutto quello che hanno. In questo momento abbiamo soprattutto bisogno di fare un minimo di continuità di lavoro: la stanchezza di cui parlo è un fattore che non permette di essere continui nell’arco dei 40′. In questo momento viviamo di alti e bassi e quando incontri squadre che ti mettono pressione alla fine la subisci più di altre occasioni.

Le misure alle nostre difese? Nelle ultime partite abbiamo giocato molto uomo contro uomo, cercando di essere aggressivi sull’avversario. Contro Varese, ad esempio, il nostro piano partita aveva tenuto in considerazione diversi fattori, come il fatto che Maynor nelle ultime cinque partite aveva tirato con il 18% da tre punti, così come Eyenga. Poi abbiamo trovato anche un Johnson in grande serata, che ha fatto tanti canestri con l’uomo addosso ed è stato molto bravo”.

IL MERCATO – “Abbiamo costruito una squadra con 5 italiani e 5 stranieri. Tra la partenza di Bruttini e l’infortunio di Michele Vitali alla fine ci sono venuti a mancare due italiani e non abbiamo avuto la possibilità di rimpiazzarli perché il mercato non offriva giocatori disponibili. Forse una valutazione andrebbe fatta sulla convenienza di fare il 5+5: quando un giocatore si fa male è sempre una brutta cosa, ma i fatti dimostrano che oggi è più facile rimpiazzare un giocatore straniero piuttosto che un italiano”.

LA TRASFERTA A REGGIO EMILIA – “Dobbiamo affrontare la Grissin Bon mettendo grande pressione, difendendo di squadra e alzando il nostro lungo sulle situazioni di pick-n-roll. Reggio Emilia ha nel tiro da tre punti la propria forza principale, con tiratori affidabili come Della Valle, Aradori, Kaukenas e Polonara. Affrontiamo una squadra di grande talento, ci sarà da lottare sin dal 1′”.

I TIFOSI DELLA LEONESSA – “Sono orgoglioso dei nostri tifosi, che sono un esempio di correttezza e di civiltà per tutto lo sport. Ce li teniamo stretti e li ringraziamo per tutto quello che fanno, tanto in casa quanto in trasferta. Il mio futuro? Sono sei anni che sono a Brescia, la società mi conosce meglio di qualsiasi altro”.