Coi muscoli e col carattere: l’Alma torna a vincere!

Supersfida pomeridiana all'Alma Arena: una super prestazione dei veterani, assieme ai voli di Green, consegnano un'importantissimo trionfo ai biancorossi.

Una piazza storica della pallacanestro italiana è oggi ospite scomodo dell’Alma Arena; Trieste cerca una reazione psicologica contro la capolista, dopo l’appassionante sfida di coppa di qualche settimana fa. Javonte Green non è al 100% della condizione ma non è facile stabilire chi abbia più pressione addosso: l’Alma ha il suo pubblico dietro le spalle (ed un nuovo brillante parquet) mentre la Virtus potrebbe sottovalutare l’impegno pomeridiano a fronte del momento poco felice degli uomini di coach Dalmasson.

I quarto
Un’Alma inizialmente ingolfata trova coraggio grazie alla guida di “Sunshine” Pecile, che mette in moto i compagni fino al -3 di metà quarto (9-6 Virtus). Bologna si stanca molto in fase difensiva ed è costretta a spendere falli sulle penetrazioni avversarie: una bomba di Baldasso consegna il primo +4 a Trieste (15-11) e suggerisce a Ramagli un timeout immediato. Buon primo tempo per i padroni di casa, che comandano per 19-13 e che hanno trovato il modo di imporre il proprio ritmo alla gara.

II quarto
La seconda frazione si tinge di una rinnovata intensità difensiva per entrambi i quintetti: Michelori, finora più che incisivo, spende il suo terzo personale mentre Trieste sale a +9 (26-17). La Virtus schiera forze fresche ma la concentrazione non è più quella dei primi minuti: il pubblico dell’Alma Arena è già in piedi per omaggiare la schiacciata del +13 firmata “Green Airlines” (34-21). Le V nere si aggrappano a Lawson e al gioco in post basso: i cecchini non puniscono dall’arco come coach Ramagli vorrebbe. Un’Alma sprecona si siede sugli allori e chiude “solo” sul +10 (36-36).

 

III quarto
Tre attacchi Virtus e tre palle perse: Trieste continua a mettere pressione ma un Green eccitatissimo si fa pizzicare dai direttori di gara e commette un improvvido terzo fallo. Ndoja di rabbia porta i suoi a -11 (46-35) e l’Alma perde il lume della ragione con il suo miglior difensore ai box. Pecile sale però in cattedra nel momento più difficile per i suoi ed era esattamente quello di cui i biancorossi avevano bisogno. Virtus con più garra e più convinzione in questi dieci minuti, ma la corazzata bolognese è ancora sotto nel punteggio (55-44).

 

IV quarto
Trieste c’è: muscoli e testa funzionano a dovere e due transizioni consegnano il nuovo +17 (61-44). Gli ospiti continuano ad impostare una fastidiosa zona a tutto campo e la partita è ancora lunghissima: 64-51 per l’Alma a 5.40 dal termine. Seguendo il motto di dannunziana memoria i giuliani osano e riescono a mantenere la doppia cifra di vantaggio quando mancano poco più di due minuti alla fine. La capolista fa paura e a 34.7 secondi il tabellone recita 71-65 per l’Alma. Niente da fare: benzina finita per gli emiliani e meritato successo per Trieste.

 

Finale: Alma Pallacanestro Trieste – Segafredo Virtus Bologna 71-65

 

Tabellini

Trieste: Bossi 8, Prandin 9, Pecile 5, Da Ros 9, Cittadini 12, Simioni, Baldasso 3, Green 13, Gobbato, Parks 12, Ferraro.

Virtus: Spissu 14, Umeh 11, Pajola 4, Spizzichini 3, Petrovic, Ndoja 8, Rosselli 10, Michelori 4, Oxilia, Penna, Lawson 11, Bruttini 4.