Con l’inizio della settimana, andiamo ad analizzare giorno per giorno quello che capiterà, dal prossimo weekend in poi, in Serie C Silver Fvg: si, perchè oramai è tempo di playoff e playout nel primo campionato regionale, dopo una stagione lunga sette mesi.
Come dice il proverbio “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”: ecco perchè, ora, sarà importante e fondamentale la concentrazione e soprattutto la capacità di adattarsi ad un gioco differente, con ogni possesso che peserà tantissimo.
MegaBasket, in questa settimana, vi offrirà due analisi al giorno, partendo ovviamente dal raggruppamento che prevede le otto formazioni coinvolte nei playoff fino ad arrivare alle quattro squadre che affronteranno i playout.
IL MICHELACCIO SAN DANIELE DEL FRIULI – VIDA LATISANA
La serie tra collinari e bassaioli mette a confronto seconda e settima della classe. Il Michelaccio è certamente una delle formazioni favorite per il salto di categoria, anche perchè sembra veramente che quest’anno non manchi niente al sodalizio sandanielese: Enrico Sinone ha a disposizione un gruppo completo in ogni reparto e dotato di rotazioni ampie, con un paio di giovani che stanno crescendo (Cella su tutti, ma occhio anche al lungo classe 2000 Nicoloso), mentre i veterani sono più che affidabili e soprattutto giocano da diverso tempo assieme, con Bellina che si è inserito alla grande pur essendo al primo anno nel sistema “corri e tira” collinare. Latisana, dal canto suo, ha vissuto una stagione praticamente senza due giocatori fondamentali come Baccino e Paride Bianchini, oltre ad altri infortunati illustri, cosa che ha costretto Sante Fava a gestire spesso rotazioni striminzite. Sofferenza massima, ma anche gente più responsabilizzata e che ha avuto minuti, tiri e gioco a disposizione: il team bassaiolo è molto sbilanciato sul perimetro, con giocatori di personalità, che possono però risultare più che pericolosi se “prendono fuoco”.
PERCHE’ PASSA SAN DANIELE: Perchè le rotazioni a disposizione di coach Sinone sono più ampie, e soprattutto perchè il gruppo collinare è compatto ed unito, ed è abituato a giocare queste partite quasi “secche”, come si è potuto vedere anche in Coppa Fvg. Pellarini e compagni si conoscono oramai a memoria ed hanno assimilato i dettami del tecnico friulano: il potenziale offensivo a disposizione ben si bilancia con una certa qual concretezza nei momenti determinanti, anche perchè in cabina di regia c’è quel computer che risponde al nome di Thomas Pellarini, capitano senza paura che da vero leader sa quando “nutrire” di palloni i propri terminali ma riesce anche a mettersi in proprio per prendersi responsabilità importanti e pesanti. Attraverso di lui passano le fortune della compagine collinare.
PERCHE’ PASSA LATISANA: Perchè quello di Sante Fava è un gruppo imprevedibile, che può avere exploit offensivi di un certo tipo. Se assistito dalla prova concreta dei lunghi Cargnelutti, Sbicego e Paride Bianchini, il reparto esterni può avere la tranquillità per creare scompiglio nelle difese avversarie: un trio come Maran, Manservisi e Moschioni non ce l’hanno tutti quanti in questo campionato, ma sarà importante bilanciare al meglio la pericolosità perimetrale con il lavoro oscuro degli interni, altrimenti si assisterà ad una “mattanza”, visto che senza rimbalzi non si va molto avanti, nei playoff.
TOP SCORER: San Daniele del Friuli ha nell’intenso Dijust (15.86) il miglior realizzatore di squadra, ma sono anche altri i terminali offensivi affidabili. Dall’ala Alberto Ellero (12.21) passando per Bortoluzzi (10.23), Bellina (9.88) e Pellarini (9.26), almeno cinque uomini vicini alla doppia cifra di media ci sono per coach Sinone, ma anche altri giocatori come Tosoni (7.07) o Colutta (6.3) sanno segnare. In casa Latisana, il bomber è l’ex Maran (14.46), mentre Manservisi (11.31) e Moschioni (10.23) viaggiano anch’essi oltre i dieci punti a partita, cifra quasi raggiunta anche da Moretuzzo (9.65).
PRONOSTICO: Il Michelaccio San Daniele del Friuli 65% – Vida Latisana 35%
LATTE CARSO UBC UDINE – OFM LUSSETTI SERVOLANA
Si tratta del confronto che dovrebbe essere più equilibrato, perchè mette di fronte la quarta e la quinta della classe: per lungo tempo, i servolani hanno viaggiato ai piani alti della classifica, perdendo qualche colpo nelle ultime settimane anche a causa delle cattive condizioni fisiche di qualche elemento. La stessa cosa può dirsi per Udine, che ha avuto il bomber Floreani a singhiozzo e qualche acciacco di troppo: si arriva alla post season con entrambe le squadre un pò “sulle ginocchia” come si è soliti dire, ma certamente sono due team che hanno uno stile di gioco simile, senza realizzatori chiari e con due collettivi che distribuiscono in maniera adeguata le responsabilità. Il vantaggio? E’ certamente il fattore campo, perchè l’Ubc Udine inizierà dal Benedetti, parquet sempre molto ostico da espugnare e la “bella” si giocherà proprio sul campo friulano, in caso di pareggio della serie.
PERCHE’ PASSA L’UBC UDINE: Per la solidità mentale del collettivo di Paderni, che sembra sempre giocare a memoria eseguendo magistralmente gli schemi. Pochi eccessi o individualismi, nessun elemento che esce dal seminato (fatta eccezione per le sortite offensive di Floreani) e, in generale, una squadra che sembra fatta apposta per arrivare in fondo, se riesce a seguire un certo spartito. Tutti gli elementi a disposizione vengono responsabilizzati, anche perchè gli equilibri di squadra sono abbastanza chiari ed ognuno sa il ruolo che ricopre. In più, il che non guasta mai, la fisicità sotto canestro è garantita dalla coppia Bianchini – Cruz, con Pignolo e Chierchia abili “supporters” dei lunghi grazie alle proprie doti atletiche. Se la mettiamo sulla profondità, ecco che Udine appare decisamente in vantaggio rispetto agli avversari.
PERCHE’ PASSA LA SERVOLANA: Perchè dall’altra parte c’è una squadra che non può contare sul miglior realizzatore e perchè la Lussetti è un team imprevedibile e che non dà punti di riferimento a livello di terminali offensivi. Certamente le assenze di elementi come Matteo Cernivani e Gobbato non aiutano, ma il team di Bartoli fa dell’intensità e della difesa le proprie armi migliori: sono due caratteristiche che, spesso, nei playoff possono fare la differenza ed è soprattutto in queste serie che risultano decisive. Se i vari Carcangiu, Pobega, Gori e Dedenaro sapranno garantire corsa, fisicità e cattiveria, ecco che allora il trio Palombita – Grimaldi – Godina potrà sfruttare tutto ciò a proprio vantaggio per avere meno pressione e più lucidità in attacco.
TOP SCORER: Il miglior realizzatore di Udine è Floreani (14.55) che ha però terminato anzitempo la propria stagione e dunque non scenderà in campo; oltre a lui, i più continui a livello realizzativo sono il playmaker Trevisini (10.07) e il pivot “Big Baby” Bianchini (10.03), mentre l’esterno tiratore Cianciotta (9.96) fa la barba alla doppia cifra. Per la Lussetti, invece, nessuno va oltre i dieci punti di media: il veterano Palombita (9.8) è l’uomo con la più alta media realizzativa dopo la partenza di Matteo Cernivani, mentre altri elementi pericolosi sono Pobega (9.28), il malconcio Godina (7.92) e l’utilissimo Dedenaro (7.84), ’98 al primo anno da senior.
PRONOSTICO: Latte Carso Ubc Udine 55% – OFM Lussetti Servolana 45%