Finale “folle”, ma Houston vola sul 3-1

Partita strana ma dal finale emozionante: Houston passa ad Oklahoma ed è ad un passo dal passaggio del turno.

Nella serie dei “maschi alfa dominanti”, Houston cerca questa sera il colpaccio nella tana dei Thunder, fieri del 2-1 nella serie. Dall’altra parte Oklahoma chiama a raccolta il suo pubblico per dare coraggio a Westbrook e compagni, dati come sfavoriti per il passaggio del turno.

 

I quarto

Buona intensità per OKC, che parte in quarta con un poderoso 13-5: Houston deve ancora entrare in partita. La difesa di Roberson (già 4 stoppate) è quanto di più intenso ed efficace ci si possa immaginare e molti attacchi dei Rockets si traducono in palle perse o in tiri forzati; solo nel finale il quintetto di D’Antoni rintuzza lo svantaggio chiudendo a -4 (26-22).

 

II quarto

L’assenza di uno spento Harden giova ai Rockets che – pur non agilmente – tornano a -2 (38-36), ma Westbrook è abilissimo nel pompare energia fresca nelle vene dei compagni (11 punti, 8 rimbalzi e 8 assist), riaccendendo il motore dei Thunder e propiziando il nuovo +7 (46-39). OKC chiude avanti 58-54, registrando ben 14 stoppate di squadra, ma Houston è lì, con l’esperienza di chi attende il momento propizio per ribaltare le sorti della gara.

 

III quarto

In meno di quattro minuti i Thunder volano a +12 e D’Antoni è costretto al timeout: se Harden non gira, l’intera squadra non gira. La partita si fa più fallosa e ruvida e Houston finalmente alza la voce, lasciando i padroni di casa a secco di canestri per ben quattro giri di orologio. Adams stuzzica Harden – ancora a soli 6 punti sullo score – e lo costringe al tecnico, ma i Rockets sono solo a -4 (77-73), pur giocando una pallacanestro tutt’altro che spumeggiante.

 

IV quarto

Gli scontri fra panchinari privilegiano i texani, che trovano il vantaggio in una Chesapeake Arena ammutolita. L’aria si infiamma col ritorno del candidato al titolo di MVP Russell Westbrook ma Houston trova profondità grazie alle incursioni di Nene: a 4.40 i Rockets sono avanti 94-93. D’Antoni chiama l’hack-a-Roberson e questa discutibile “moda” porta i suoi frutti (2/12 dalla linea giustifica tale decisione), anche perché OKC è sotto di 5 lunghezze. Entrambe le formazioni perdono il lume della ragione: Houston regala un inaspettata azione da 4 punti, ma OKC risponde con un altrettanto gratuito fallo e vale. Westbrook, in questo caso, non gestisce a dovere i possessi e la precisione alla lunetta degli avversari vale il 3-1 nella serie ai Rockets.

 

Finale: Thunder –  Rockets 109 – 113

 

Nene Hilario – 28 punti

Russell Westbrook – 35 punti

 

Rajone