Stings, il pre partita con Martelossi e Prandi

Sotto due a zero nella serie e senza possibilità di sbagliare più. La Dinamica Generale Mantova per proseguire la sua avventura nei playoff deve avere un solo verbo: vincere. Ad analizzare il momento del team biancorosso è stato il presidente Marco Prandi: “Siamo con spalle al muro, però molto spesso la nostra squadra in queste condizioni ha dato poi il meglio e ha dimostrato di saper reagire. Questo è quello che ci aspettiamo, quello che chiediamo ai ragazzi, cercando, nel contempo, di ridurre il tasso di nervosismo che finora hanno dimostrato e che sicuramente porta via energie a quella che è la necessaria concentrazione. In più ci aspettiamo e speriamo veramente che la città di Mantova e la provincia tutta reagiscano in maniera positiva, venendo a sostenerci in massa e soprattutto dimostrando quello che è il tifo, quello che è l’entusiasmo e anche un po’ di sana cattiveria agonistica che deve accompagnare la squadra in questa che alla fine è un’impresa. Noi – ha concluso il numero uno di Pallacanestro Mantovana – cerchiamo veramente un’impresa, una remuntada,però abbiamo le qualità e crediamo di poterlo fare”.

Ad entrare più nello specifico dei primi due atti della serie contro Tortona è stato l’head coach degli Stings Alberto Martelossi: “Sono stati due andamenti simili ma nella sostanza abbastanza diversi. Secondo me nella prima gara abbiamo avuto un po’ di difficoltà di impatto e poi, viceversa, abbiamo fatto una gara alla pari, pur con delle difficoltà di riferimento perche comunque la differenza fra il rendimento dei giocatori stranieri è stata fondamentale per loro. La seconda partita, invece, è stata molto particolare perché all’inizio siamo stati sorpresi da una partenza bruciante, soprattutto a cavallo fra il primo e il secondo quarto e da percentuali di realizzazione elevatissime anche a fronte di nostre buone difese. Lì ci siamo innervositi troppo, assolutamente troppo e questo non è possibile in una situazione di questo genere e abbiamo giocato in maniera ancor più individuale per cercare di rimontare. Poi con un po’ di freddezza siamo riusciti a recuperare, però la spesa energetica è stata sicuramente alta. Quindi bisogna trovare un mix di esperienza fra queste due partite per riproporre il meglio nella terza”.

Per passare il turno Mantova dovrà necessariamente vincere le prossime due partite e poi imporsi anche in trasferta. Il coach, però, guarda esclusivamente a gara 3: “Chiaramente cerchiamo di pensare un passo per volta. Bisogna riconoscere che Tortona è molto solida e ha dei riferimenti precisi. Giocano in maniera geometrica da inizio stagione e quindi questo è un vantaggio per loro. Così come il fatto che non hanno mai avuto grandi differenze di rendimento fra casa e trasferta. E’ chiaro che noi dobbiamo partire dal presupposto che determinate situazioni devono essere minate, che più la serie si allunga più potrebbe essere a nostro vantaggio. Però per fare questo bisogna avere degli occhi che incutano un po’ di timore o comunque un po’ di preoccupazione negli avversari e questo è il primo aspetto. E poi dobbiamo essere continui tecnicamente nel corso della partita. Dopodiché è chiaro che tireremo le somme al termine della gara però diciamo che per ora in partite, chiamiamole secche, nel corso della stagione siamo stati presenti. L’importante è non farci prendere dalla foga, dalla frenesia e pensare che basti solamente un’attitudine agonistica. Bisogna anche stare nei dettagli tecnici in questa gara, soprattutto in questa gara più che nelle ultime due”.

Andrea Giangiulio (Ufficio Stampa Stings)