L’opinione di Attila Frizzo: esplode il tifo

La passione per il basket triestino risulta esplosa a livelli potenziali atomici. La partecipazione alle gare del Palarubini ha raggiunto il record di 7000 presenze!
Si manifestano situazioni più che sorprendenti, dirigenti della Pallacanestro Trieste 2004 che aspettano ” fuori dalla porta dello spogliatoio” coach Matteo Boniciolli per chiarire qualche disguido verbale occorso durante l’allenamento della Fortitudo sul parquet dell’impianto triestino.
Gianni Petrucci, il presidente della Federazione italiana pallacanestro che ha fallito i traguardi internazionali del basket azzurro, che viene a svolgere dopo averla convocata una conferenza stampa per confermare che “in corso d’opera le regole non si cambiano” e in una intervista radio televisiva conferma che per poter figurare tra le società elette del basket – conditio sine qua non – sarà la disponibilità di un palazzo dello sport capace di almeno 5000 posti. La conferma di quanto recentemente dagli organismi competenti perentoriamente stabilito.
Inoltre la meravigliosa atmosfera che attorno al basket del capoluogo regionale si è saputo creare, viene ufficialmente riconosciuto il ruolo del Consorzio Trieste Basket che sotto il profilo finanziario sostiene parzialmente l’impegno della società biancorossa e dato eclatante si stabilisce l’aumento del capitale sociale di 300-400mila euro.
Nel giustamente magnificare quanto e quanti sono stati gli artefici dell’attuale splendido momento del basket della città di San Giusto è stato trascurato quanto la giunta municipale di Trieste guidata dall’allora sindaco Roberto Cosolini che al club biancorosso non ha solamente concesso a titolo squisitamente gratuito l’uso e la gestione dell’impianto triestino realizzato a suo tempo dal sindaco Riccardo Illy, ma ha concesso un contributo finanziario di oltre 500mila euro per le spese di gestione. Il contributo finanziario del Comune decrescerà annualmente per tutta la durata gratuita dell’utilizzo e gestione del Palarubini.
All’esordio della semifinale Trieste con i senatori Cittadini e Pecile in gran spolvero e Parks in versione NBA ha entusiasmato i 7000 presenti anche se il voluto starting five Da Ros, Parks, Bossi, Cittadini, Coronica ha sorpreso non poco mentre non ha sorpreso l’infierire di coach Boniciolli nei riguardi dei suoi esterni, Ruzzier in particolare, rampognate che ricordavano i tempi quando il superlativo coach oltre a fungere da assistent di Tanjevic, allenava i virgulti juniores della Pallacanestro Saba, in quel tempo nell’interesse della Stefanel.
Anche per il secondo impegno del turno di semifinale il “gran pubblico” che permetterà di chiudere la gestione finanziaria del corrente anno sportivo in attivo molto consistente è stato presente in proporzione insospettata, trattandosi ancora di incontro infrasettimanale.
La seconda gara è stata tutta e sempre di chiara marca triestina grazie alla determinazione difensiva di capitan Coronica e compagni.
Oltre alla più volitiva difesa biancorossa va evidenziata la superiorità a rimbalzo dei padroni di casa e la maggiore precisione nel tiro. I boys di Matteo Boniciolli non sono stati all’altezza dell’impegno deludendo sotto ogno profilo, così come la direzione di gara, i signori zuffolatori di nero vestiti sono stati di una pochezza che altro non ha ottenuto se non . . . l’indignazione delle migliaia di fans presenti al Palarubini.
Attila Frizzo