Durant non stecca l’assolo: Warriors campioni del mondo!

Non una partita bellissima dal punto di vista tecnico-tattico, ma la sfida fra le superstar ha infiammato gli appassionati fino alle prime ore del mattino.

Una delle prestazioni più incredibili delle finali NBA ha riaperto i giochi per l’anello 2017: Cleveland è ancora sotto 1-3 nella serie, ma il fantasma del “blowout” dell’anno scorso è ben presente nella memoria dei Warriors e dei loro tifosi. Golden State “has to respond”, recita il trailer che anticipa questa gara 5: Kevin Durant è pronto per trascinare i suoi alla conquista del titolo?

 

Signore e Signori, gara 5!

 

I quarto #ProblemiDiFalli

Pachulia esordisce facendo sentire la sua presenza sotto canestro, Love è già costretto ad uscire con 2 falli, ma Cleveland è più lucida e guida 13-9. Quanto più James è “in the zone” a livello mentale, tanto più Curry parte al rallentatore: anche se Durant e Thompson hanno raggiunto Kevin Love in quanto a computo di personali, Golden State si riavvicina sul -2 (20-22). I Warriors non giocano il loro miglior basket e i Cavs sono bravi a chiudere sul 37-33 pur con LeBron in panchina.

II quarto #KDfrugaNellaSpazzatura

Più che un inizio di secondo quarto sembra una gara di pessime scelte al tiro, condite dalla totale assenza di uno schema, di un gioco, di un’idea di pallacanestro che si possa chiamare tale; Durant segna due triple fuori ritmo e da quel momento Irving e compagni crollano in un oblio cestistico che si traduce immediatamente nel -11 sul 54-43. Sul +15 David West scatena una piccola rissa dopo un rimbalzo ma quest’ultima non sposta gli equilibri: Golden State strappa più rimbalzi di prima e si va al riposo sul 71-60 per i padroni di casa.

III quarto #J.R.Swish

J.R. Smith e Tristan Thompson stanno dando una mano non indifferente ai Cavs in questo momento difficile: i soli James e Irving non possono fungere da “Atlanti” dell’attacco ospite. Golden State non riesce a fuggire come vorrebbe, vittima di una supponenza a tratti inaccettabile ma coach Lue è preoccupato per gli acciacchi di Irving (ginocchio e schiena); con le unghie e con i denti Cleveland resta a -5 (93-98), graziati da un quintetto di casa troppo “clemente” e rinunciatario.

IV quarto #ThanksKevin

Un plauso al giovanissimo rookie McCaw, utilissimo complemento del roster di Kerr (6 punti, 3 rimbalzi) e fonte di ossigeno per Curry. Durant, nel frattempo, veste i panni dell’alieno, ne firma 39 tirando con più del 70% dal campo: 118-106 a 5 minuti dal termine. The King getta il cuore oltre l’ostacolo ma questa volta Iguodala è pronto alla “vendetta”: Cleveland non ha energie residue e il cronometro è impietoso (onore delle armi a LeBron e compagni per aver lottato fino alla fine). Golden State è campione del mondo!

 

GOLDEN STATE – CLEVELAND   129 -120

 

MVP: Kevin Durant (39 punti, 7 rimbalzi, 5 assist)

 

Rajone