
Quattordici giorni alla partenza in una tranquilla domenica di agosto, ecco allora l’occasione giusta per due chiacchiere con Erica Reggiani (play, 1994) maglia numero 8 della Meccanica Nova nella stagione 2017/18.
Ecco cosa ci ha raccontato…
Mancano due settimane al raduno, pronta per la nuova stagione?
“Pronta, si… ormai è troppo tempo che si è fuori dalla realtà di preparazione quotidiana e dal campionato.”
Come è stata la tua estate? Summer Feelings?
“La definirei un’estate 2017 lunga, ma intensa; divisa tra vacanze, campetti & famiglia.”
Mediamente “estate” per te significa girare l’Italia sui campi di 3c3 portando spesso a casa titoli, trofei e premi; un modo per tenersi in forma o il piacere di restare a contatto con il mondo a spicchi?
“Le manifestazioni estive sono ormai vera routine per me! Un motivo in più per svagarmi, fare lo sport che amo in serenità e rivedere tante persone ed amicizie che fanno parte dell’ambiente basket.”
Ti aspetta un nuovo campionato di A1, che sensazioni hai sulla nuova stagione?
“Io mi aspetto una stagione positiva come ogni nuovo anno… Sara necessario lavorare duro fin da subito, sia in campo che fuori, per trovare l’amalgama giusta in una squadra che secondo il mio parere è stata ben strutturata.”
Stagione 2.0 per te a Vigarano, contenta della scelta fatta? Hai trovato la tua dimensione dentro e fuori dal campo?
“Sono contenta della scelta di rimanere, perché credo che questo possa essere un anno importante nel dimostrare con i fatti ancor di più rispetto a quello appena trascorso.”
L’anno scorso al team è mancato spesso il tiro da lontano, il club è corso ai ripari con nuovi tiratori, servirà anche l’Erica Reggiani da 5 triple con Torino… pronta a scaldare la mano?
“Scaldare la mano?!? Io!?!”
Quest’estate è ripartito un nuovo progetto federale, High School Basket Lab, l’evoluzione del progetto College Italia di cui hai fatto lungamente parte, come ricordi quegli anni e che consigli ti senti di dare alle nuove leve?
“Io ho fatto parte per 4 anni del progetto, a me ha cambiato la vita… Il modo di stare in campo, l’etica del lavoro; ogni giorno stavi ore e ore in palestra, conciliando il tutto con lo studio… il consiglio che mi sento di dare è di prendere tutto quello che è umanamente possibile da queste esperienze, perché poi non tornano più. La realtà usciti da quel sistema particolare, è totalmente differente.”
A 23 anni sei nel pieno della tua carriera, divisa solo dal percorso accademico all’Università, come e in cosa è maturata Erica Reggiani in questi ultimi anni? “Quello che è cambiato in questi ultimi anni è la conoscenza del gioco e del sistema basket a livelli più alti.. le giovanili rimangono un bellissimo percorso di crescita, ma poi le cose cambiano quando ti devi rapportare con responsabilità, gestione, aspettative e leadership… E’ una continua crescita.”
Dieci squadre in A1 sono sinomino di una qualità ristretta e quindi più elevata, ma anche un indicatore che nel futuro si dovrà lavorare ancora più forte per allargare la massima serie, cosa ne pensi?
“È un cambiamento importante questa formula a 10 squadre… dal mio punto di vista però una perdita per tutto il movimento.”
Una giocatrice che credi possa fare tanta strada?
“Non ho una particolar giocatrice che reputo devastante ora… il lavoro ripagherà ogni giovane se fatto nel modo giusto.”
Ultima battuta, è stata un’estate di grande attività in azzurri sia nei maschi che nelle femmine, Reggiani non pensa mai che quel colore potrebbe tornare di attualità? Un obiettivo?
“Resterà sempre un obiettivo per ogni giocatrice… Se arriva l’occasione coglierò l’opportunità al volo, me sicuramente se tutto questo non arriva, non mi ci fascio troppo la testa.”