Il Cus Taranto riparte da coach Francesco Calore

Il tecnico di Pulsano sarà l’allenatore della squadra rossoblu in Serie C Silver: “C’è voglia ed entusiasmo per ripartire e fare bene”.

Il Cus Jonico Basket Taranto è lieto di annunciare il nome dell’allenatore che siederà in panchina nella stagione alle porte che vedrà il sodalizio rossoblu giocare nel campionato di Serie C Silver. Sarà Francesco Calore, 32 anni di Pulsano, l’head coach.

Si tratta di una “promozione” per il tecnico pulsanese che lo scorso anno ha rivestito il ruolo di assistente di coach Putignano in serie B. Nonostante la giovane età, coach Calore vanta una lunga serie di esperienze in panchina sia come allenatore di prima squadra che come responsabile di settore giovanile in giro per l’Italia, in particolare in Emilia Romagna.

Infatti, giovanissimo, a 19 anni, dopo le prime esperienze a Pulsano, Calore si è trasferito per studi a Bologna dove ha continuato a coltivare la sua passione per il basket cominciando a collezionare incarichi nelle giovanili di diverse società locali: Castel Maggiore, Castel San Pietro, Forlì, Lugo di Romagna, Granarolo dell’Emilia. In tutte queste realtà, vicino o a ridosso di Bologna, centro di gravitazione della pallacanestro italiana, coach Calore ha spesso ricoperto un ruolo da primo o secondo allenatore in serie D e Serie C Nazionale riportando diverse soddisfazioni in campionato e coppa Italia di categoria.

Negli ultimi due anni, poi, il ritorno a casa, nella Limongelli Pulsano, per stare più vicino alla famiglia e quindi la chiamata in estate del Cus Jonico che ora gli ha affidato la panchina in prima linea.

 

Da assistant coach ad head coach, quanto cambia il tuo ruolo all’interno del Cus Jonico?
“Sicuramente aumentano le responsabilità anche se andremo ad affrontare un campionato diverso, ahinoi di un livello inferiore, ma questo non mi spaventa. Anzi, nella mia carriera ho ricoperto quasi sempre ruoli da primo allenatore che da secondo, quindi credo di essere preparato da questo punto di vista”.

Ti ha sorpreso la scelta della società di “promuoverti”? Dicci come è andata? “Dopo la fine della scorsa stagione ho dato la mia disponibilità alla società, un po’ perché estremamente dispiaciuto della retrocessione ed anche perché voglioso di mettermi alla prova e di riscattarmi in una squadra del mio territorio. Poi i dirigenti hanno valutato positivamente questa eventualità e… siamo qui!”

Il Cus è un po’ indietro nell’allestimento della squadra rispetto ad altre squadre, il tempo per recuperare c’è?
“Credo che il tempo per fare una buona squadra ci sia, abbiamo delle buone basi giovani arricchite dal settore giovanile della Virtus, ragazzi che sono usciti bene da un campionato under 18 interregionale e che potrebbero essere pronti per dare una grossa mano. Ora bisogna solamente prendere quei tasselli giusti per costruire un buon roster”.

Che campionato dobbiamo aspettarci?
“Come tutti i campionati “regionali” sarà difficile, in attesa di capire anche la sua formula, l’obiettivo sarà fare il nostro massimo per onorare questa maglia e la sua città”.