Irene Cigliani: “Vigarano, voglio elevare il mio rendimento”

Parla l'esterna triestina classe 1992, che quest'anno avrà al suo fianco Samuelson come tiratrice.

Irene Cigliani, micidiale tiratrice nonché sorella d'arte.

Altro appuntamento estivo con spazio alle parole delle atlete di Serie A, oggi incontriamo Irene Cigliani (grd/ala, 1992) maglia numero 10 della Meccanica Nova nella stagione 2017/18.

Ecco cosa ci ha raccontato…

Come il tuo nuovo numero di maglia, mancano solo dieci giorni al raduno, pronta per la nuova stagione?
“Prontissima per la nuova stagione e molto contenta di ricominciare..!!!”

Come è stata la tua estate? Summer Feelings?
“La mia estate è stata molto studio e molto poche vacanze, quindi non il massimo della vita… Ma come si dice, prima il dovere poi il piacere..”

A giugno ti abbiamo incrociata alle Finali Nazionali U16 al lavoro nel comitato organizzatore, un grande impegno e un’edizione di ottimo livello. Differenze tra la Cigliani a 16 anni e quella che va per i 26?
“Il modo di pensare e di reagire alle cose, è cambiato radicalmente. Ma forse mi preferivo prima… (ok, scherzo)”

Ti aspetta un nuovo campionato di A1, che sensazioni hai sulla nuova stagione?  “Sensazioni per la nuova stagione molto positive. La squadra è stata costruita benissimo, quindi non si può che essere fiduciosi!!”

Una nuova stagione a Vigarano, con quattro stagioni la location di maggior corso ove hai giocato, a parte casa tua, a Trieste. Hai trovato qui la tua dimensione dentro e fuori dal campo?
“A Vigarano sto bene. Il paese è tranquillo, ma allo stesso tempo vicino alle grandi città, quindi top. Per quanto riguarda il basket, mi sono sempre trovata bene, quindi non avrei motivi per andarmene.”

L’anno scorso al team è mancato spesso il tiro da lontano, il club è corso ai ripari con nuovi tiratori. Il classico euro nelle gare di tiro lo dobbiamo puntare su Bagnara, su Cigliani o su Samuelson? (Non vale rispondere Reggiani, segna solo quando è incentivata) 
“Io non ho dubbi che l’euro vada messo su Reggiani!  Samuelson non la conosco ancora e non ho avuto il piacere di vederla in azione, quindi potrò dare una risposta definitiva solo tra qualche settimana.”

Il finale di stagione ti ha chiamato a sopperire alcuni infortuni, con diversi straordinari, che annata ti aspetti e quali i tuo obiettivi? 
“Mi aspetto un annata più continua sotto l’aspetto del mio rendimento, che troppo spesso è altalenante. E lavorerò per migliorare in questo.”

Dieci squadre in A1 sono sinomino di una qualità ristretta e quindi più elevata, ma anche un indicatore che nel futuro si dovrà lavorare ancora più forte per allargare la massima serie, cosa ne pensi?
“Penso che vedere squadre che salgono dover rinunciare al campionato, sia una sconfitta per tutti. Mi auguro che possa farsi presto qualcosa per cambiare la situazione, andando avanti così, non si esce dal tunnel in cui siamo.”

Una giocatrice che credi possa fare tanta strada?
“Non saprei rispondere, non sono mai stata brava a giudicare gli altri, meglio astenersi…”

Ultima battuta, si riparte da Ragusa, sede dell’Opening Day, l’anno scorso al PalaMinardi per te un 3 su 3 e una bella partita per la Meccanica Nova, ripartiamo da li?
“Speriamo di ripartire da lì, cambiando il risultato finale della partita, magari…”