Ancora una stagione in C Gold per la società di riferimento della comunità slovena, ovvero lo Jadran Trieste. Rinnovato l’accordo con la leggenda Dean Oberdan in panchina, la squadra carsolina ha variato davvero poco rispetto alla stagione 2016/2017, perdendo però un leader notevole come Daniel Batich, che è tornato alla “casa madre” Bor, in C Silver. E’ però tornato Sasa Malalan dalla Toscana, dove si è tenuto in forma con l’Olimpia Legnaia Firenze: sarà un giocatore importante per dare alternative tattiche al tecnico dello Jadran, che potrà decidere se giocare con un quintetto piccolo, dando spazio al trio Ridolfi – Ban – Batich sul perimetro, o se privilegiare un assetto più fisico, con Malalan da “3” e la coppia De Petris – Rajcic sotto canestro, dando maggiori centimetri ma meno pericolosità rispetto all’altra soluzione. Quello che rimane invariato, però, è il seguito che lo Jadran riscuote nei tifosi di tutta la comunità slovena: l’orgoglio carsolino rimane sempre acceso, e parecchio.
ACQUISTI: Malalan Sasa (Legnaia Firenze, C Silver), Lavrencic Matej (Sokol Aurisina, D), Tercon Gabriel (Sokol Aurisina, D), Ferfolja Jan (Sokol Aurisina, D), Gregori Igor (Breg San Dorligo, C Silver)
CESSIONI: Batich Daniel (Bor Trieste, C Silver), Zettin Patrik (Kontovel, D), Zettin Dimitri (Kontovel, D)
PROBABILE QUINTETTO: Batich, Ban, Ridolfi, Malalan, De Petris
OBIETTIVI: chiaramente il primo punto è quello di assicurarsi la salvezza il prima possibile, per poi attentare all’obiettivo principale, che sarebbe la conquista dei playoff. In un campionato che presumibilmente dovrebbe essere dominato dalle squadre venete, che hanno una potenza economica superiore, la squadra di Oberdan cercherà di emergere come ha sempre fatto, ovvero con il gioco di squadra e con la grande intensità, che deriva anche dall’orgoglio di essere la prima società della comunità slovena, nonché la principale rappresentante.
PUNTI FORTI: il fatto di conoscersi da un sacco di tempo e di avere un gruppo rimasto sostanzialmente immutato è il vero punto di forza dello Jadran. I giocatori sanno a memoria le proprie reciproche caratteristiche e, da sempre, riescono a fare della forza del gruppo un aspetto che molto spesso ha la meglio sulle qualità tecniche o fisiche di squadre che, sulla carta, sarebbero molto superiori. In più, a livello individuale, c’è lo straordinario talento di Borut Ban: un giocatore che, in questa categoria, può virtualmente fare tutto quello che vuole ricoprendo i tre ruoli perimetrali. Porta su palla, tira da fuori, penetra, si sposta in post basso: il tutto assicurando una buona messe di punti, falli subiti ed assist. Un mix letale in accoppiata con Matija Batich, che ha acquisito una leadership notevole in queste stagioni ed ha oramai in mano le redini delle squadra.
PUNTI DEBOLI: la mancanza di vere e proprie alternative costanti in attacco. Se Ridolfi e Batich non riusciranno a supportare adeguatamente Ban, ecco che le cose si metteranno male per la compagine carsolina, che sotto canestro non ha uomini che possano assicurare punti immediati: certamente De Petris è giocatore di grande qualità, ma non è un uomo da costante doppia cifra di media, piuttosto un ottimo lungo che sa farsi trovare pronto negli spazi; Rajcic ha limiti atletici contro i lunghi della categoria e Malalan, utilizzabile sia come “3” che come “4”, è più un difensore ed un uomo squadra piuttosto che un giocatore cui mettere palla in mano per affidarsi ad una soluzione personale.
ROSTER: Ridolfi Martin (play/guardia, 180 cm, 1996), Ban Borut (guardia, 192 cm, 1992), Cettolo Simon (ala piccola, 191 cm, 1998), Kojanec Patrik (guardia/ala, 190 cm, 1996), Zidaric Samuel (ala, 196 cm, 1998), Daneu Aleksander (ala/pivot, 196 cm, 1998), De Petris Carlo (pivot, 202 cm, 1992), Rajcic Stanko (pivot, 204 cm, 1986), Malalan Sasa (ala, 195 cm, 1989), Gregori Igor (guardia/play, 190 cm, 1999), Ferfolja Jan (playmaker, 178 cm, 1999), Lavrencic Matej (pivot, 202 cm, 1999), Tercon Gabriel (guardia, 185 cm, 1999)
