LeBron su Irving: che caduta di stile!

Dichiarazioni un po' troppo arroganti?

Steven Sienne (sul News Herald) propone un’attenta analisi di alcune recenti dichiarazioni di “The King” in merito alla trade che permetterà a Irving di diventare un Celtic a tutti gli effetti.

 

“Ho fatto il possibile per aiutarlo (James lo apostrofa come “the kid”, ndr) ad essere il miglior giocatore possibile, ho provato a farlo diventare un leader migliore, un cannoniere migliore, un miglior leader in campo, un difensore migliore, un passatore migliore ed un comunicatore migliore. […] Ho tentato di trasmettergli più DNA possibile, in modo che fosse lui a prendere le redini quando si fosse sentito pronto, e io gliele avrei consegnate.”

 

Come giustamente ricorda Sienne, James ha voluto poi sottolineare che “l’unico rammarico è che Irving avesse portato quel DNA a Boston”, ignorando implicitamente le qualità immense che il suo ex compagno possedeva ancor prima di potersi abbeverare alla migliore fonte di sapienza cestistica esistente al mondo (sarcasticamente). LeBron si è preso dunque i meriti dei traguardi già ottenuti nonché di quelli futuri? Apparentemente sì. E non ci sembra giusto, soprattutto perché svilisce un giocatore sopraffino per qualità e decisività (non ha segnato solo quel tiro in gara 7…) e perché dà per certo un “apprendistato” sul quale si potrebbe discutere a lungo.

Rajone