Derby con la Tiber per la Stella Azzurra Roma

Giovanni Corbinelli, 24.3 punti di media fino a questo momento, sul prossimo impegno della sua squadra: "Vogliamo mostrare il nostro atteggiamento, sappiamo soffrire".

Quarto appuntamento stagionale con il campionato di Serie B maschile per la Stella Azzurra Roma. Il menu di questo weekend mette sul piatto dei nerostellati di Germano D’Arcangeli il primo dei quattro derby romani complessivi della regular season del Girone D, la trasferta sul campo della Tiber. Appena nove i chilometri stradali che separano l’Arena Altero Felici dal PalaTiber, distanza che verrà battuta soltanto dalla successiva e ancor più vicina trasferta in casa della LUISS Roma del prossimo 1° novembre. Dopo le prime quattro giornate sono due i punti (4 contro 2) che separano in classifica le due squadre a sfavore dei neopromossi padroni di casa, che hanno appena festeggiato il primo successo del loro ritorno in Serie B andando a vincere sul parquet de Il Globo Isernia (76-83), mentre i nerostellati vengono dal ko in volata contro la CitySightSeeing Palestrina.

IN FIDUCIA Proprio l’80-82 contro i prenestini ha confermato l’estrema bontà dell’inizio campionato del giovane roster stellino. Aver mantenuto fino all’ultimissima azione la possibilità di battere una corazzata del girone, andando anche oltre i mille inconvenienti verificatisi in partita, ha rafforzato la convinzione nei propri mezzi di Bayehe e compagni. A confermarlo uno degli uomini più in forma dell’organico nerostellato, Giovanni Corbinelli: “La gara con Palestrina si è rivelata molto importante per noi perché ci ha fatto capire che la forza di questa squadra non è nel singolo ma in tutti i giocatori che ne fanno parte. Per problemi di falli, espulsioni e infortuni, ci siamo ritrovati a giocare praticamente con il secondo quintetto, anche se nella nostra squadra non esiste un primo o secondo quintetto. Tutti i ragazzi che sono entrati dalla panchina l’hanno fatto in modo molto determinato, voglioso, ci hanno messo tanto cuore, dimostrando che sappiamo anche soffrire. E’ ciò che ci ripromettiamo di mettere in ogni allenamento e in ogni gara ed è così che vogliamo che sia anche nella partita contro la Tiber”. Match in cui ci sarà uno scontro incrociato di ex tra Otis Reale e il tiberino Adriano Moretti, cresciuto nella Stella Azzurra.

BOMBER Contro Palestrina il ventenne play-guardia di Castelfiorentino è andato per la terza volta su tre sopra i 20 punti a referto, contribuendo in maniera determinante a far scollinare sempre quota 80 alla squadra in tutte queste tre partite. Non male per uno che fino all’anno passato aveva giocato al massimo nella C Gold toscana. Il mondo Stella Azzurra si accorse sulla propria pelle della sua enorme facilità di fare canestro alle ultime Finali Nazionali U20 Eccellenza di Roseto degli Abruzzi, dove nell’ultima sfida decisiva per la classifica del girone eliminatorio Corbinelli mise 28 punti nella retina stellina in nemmeno 26 minuti (6/13 da tre) coi suoi Pino Dragons Firenze, sebbene il risultato finale arrise poi alla Stella. In Serie B il fromboliere toscano sta viaggiando a 24.3 punti di media, terzo miglior bomber dell’intera categoria e co-capocanniere del girone insieme al tiberino Filippo Bertoldo, con il quale darà dunque vita ad un’altra sfida nella sfida come era già accaduto la settimana scorsa – vincendola, almeno personalmente – con Visnjic di Palestrina: “Un impatto così importante con la Serie B sinceramente non me l’aspettavo nemmeno io. Però questo fa capire l’importanza che c’è dietro tutto il lavoro che facciamo alla Stella, tutte le ore che spendiamo per allenarci e la prontezza del nostro staff tecnico, che ci mette a nostro agio in tutti gli allenamenti. Per cui, alla fine, tu devi solo entrare in campo senza quasi pensare, ma giocare e divertirti come è giusto che sia”.

CHIAMATELO… STEPH CORBY Corbinelli ha un rapporto speciale con l’arco dei 6 metri e 75, nessuno nel girone ha fin qui messo dentro più triple di lui, 16 per la precisione, con il 44.3% di realizzazione: “Tirare da tre mi è sempre piaciuto sin da piccolo, anche perché essendo sempre stato gracilino le botte dentro l’area erano un po’ difficili per me da prendere…”, dice l’esterno nerostellato. “Piano piano, crescendo, ho iniziato a vedere il canestro sempre più vicino dalla linea da tre e mi piace davvero tanto tirare da lontano, è quasi un istinto che sento dentro tirare da tre e allontanarmi sempre di più per farlo”. Mentre parla dietro di lui c’è ad aspettarlo la shooting machine, la tecnologica macchina-sparapalloni con la quale si confrontano quotidianamente tutti i giocatori dell’Academy stellina per migliorare il loro tiro: “Già, è la mia migliore amica durante le mattinate”, sorride Corbinelli. “Ci passo ore e ore insieme a lei, non le posso che dire grazie perché il merito è anche suo”.