Un’Alma ondivaga banchetta con la carne di squalo: 10 vittoria in fila!

Il team di Eugenio Dalmasson conquista il decimo successo ed è ora ad un passo dal record della Stefanel Trieste '93/'94.

Il recupero della nona giornata? Per Trieste un’altra chance preziosa per allungare sulle inseguitrici (Montegranaro e Bologna), per Roseto un’occasione d’oro per confermare quanto di positivo fatto nella prima vittoria stagionale contro Jesi. Il roster che coach Di Paolantonio ha a disposizione non è particolarmente temibile (gli Sharks sono il fanalino di coda, a quota 2 punti), ma l’Alma ha un nemico piuttosto temibile: la presunzione di dover affrontare una sfida già vinta in partenza.

 

I quarto
In un clima da amichevole precampionato, il punteggio tennistico di 6-0 a 5’59” è piuttosto indicativo e Di Paolantonio investe un timeout nella speranza di svegliare i suoi; l’antisportivo comminato a Fernandez incoraggia i rosetani, che pareggiano 8-8 sfruttando la sufficienza in attacco dei triestini. Ci pensa l’atletismo di Green, principale artefice del mini-break che spinge l’Alma al 21-14 che chiude la prima frazione.

II quarto
L’ingresso del secondo quintetto coincide con la prima staffilata ai danni degli ospiti: in meno di due giri di orologio l’Alma vola a +16 (32-16); i limiti tecnici degli “squali” sono evidenti: troppe le palle perse, poca la lucidità in cabina di regia, scarsa la propensione offensiva di chi dovrebbe trovare canestri importanti. Entra il giovanissimo Schina e Bowers trova minuti utili per tornare in forma campionato: senza un gran faticare, l’Alma guadagna gli spogliatoi sopra di 22 lunghezze (46-24).

III quarto
Pur pascendosi di un largo vantaggio, coach Dalmasson schiera il quintetto titolare al fine di non allentare troppo la tensione, ma la gara non brilla in termini di spettacolarità e agonismo. La pallacanestro vista in questi minuti è, eufemisticamente, poco attraente e la zona di coach Di Paolantonio costruisce un parziale sufficiente per far tornare gli Sharks a -15 (55-40 a 2’28” dal termine). L’assetto tattico degli ospiti dà buoni frutti e l’assenza dei titolari in maglia biancorossa regala un succoso break ai rosetani, che chiudono la frazione sotto di 11 punti (61-50).

IV quarto
Nella confusione della contesa, Janelidze fa sentire la sua voce strappando rimbalzi e firmando 10 centri personali: i lunghi sono il “carburante” del +13 a 7.21 (67-54). Cavaliero (4 falli personali) rileva Fernandez (5 falli personali) nel momento più importante: l’Alma torna a +17 in un amen, risparmiando inoltre Green e Da Ros. A coach Di Paolantonio non si può chiedere un miracolo: le assenze sono pesanti (Contento e Carlino), ma è auriga di una quadriga zoppa e lenta. Garbage time all’Alma Arena, che accoglie anche l’entrata dell’altrettanto giovane Milic, prima che la sirena sancisca la decima vittoria consecutiva di questa Trieste schiacciasassi.

 

 

Alma Trieste 82 – 63 Sharks Roseto

Trieste: Schina, Milic, Janelidze 12, Green 11, Fernandez 6, Coronica 2, Baldasso 11, Cavaliero 11, Da Ros 2, Bowers 12, Loschi 15, Cittadini. All. Dalmasson
Roseto: Alessandrini, Ogide 11, D’Eustachio, Lupusor 6, Di Bonaventura 13, Lusvarghi, Zampini 7, Casagrande 8, Marulli 6, Infante 12. All. Di Paolantonio

 

 

Rajone