Il saluto a Titta Ponton: il ricordo di un modello

Un atleta che ha lasciato grandi ricordi a Gorizia, specialmente per gli anni di militanza con la maglia della U.G. Goriziana.

Titta Ponton, dopo una lunga malattia ha lasciato Gorizia e tutti quelli che gli volevano bene. Negli ultimi anni, grandi sofferenze avevano martoriato il suo corpo e la sua mente.

Chi lo aveva conosciuto negli anni scolastici, ricorda ancora quel ragazzone, a volte taciturno, altre simpatico, con quel sorriso, che sdrammatizzava i piccoli problemi di allora. Era uno studente modello, ma non un secchione, era generoso e trovava sempre il modo di essere d’aiuto agli altri.

Era stato un buon atleta, e nella pallacanestro aveva espresso tutto il suo talento. Il suo ruolo naturale era play- guardia. Aveva sempre giocato con l’U.G.Goriziana. A 17 anni fece capolino in prima squadra e fu subito convocato per giocare nella nazionale juniores.

Era giovanissimo, ma già adatto a condurre e dirigere la squadra che militava in serie A, e quando questa era in difficoltà, tentava di risollevarla adottando giuste iniziative personali; andava a canestro in entrata o prendeva la responsabilità di effettuare tiri che molte volte risultavano decisivi. Era rispettato sul campo anche dagli avversari.

Dalla sua bocca non è mai uscita una parola di scherno, mai un cenno d’invidia. Sembrava avesse addosso costantemente serenità e tranquillità. Gioiva nella vittoria e riconosceva i meriti della squadra avversaria nella sconfitta. Titta era un campione fatto in casa, sempre fondamentale per la sua squadra; pochi però nel rendergli l’ultimo saluto, si sono ricordati di lui.

A soli 28 anni appese le scarpette al chiodo.

In seguito, per alcuni anni, allenò giovani e anche giovanissimi, e in quella veste si era dimostrato istruttore, padre o fratello maggiore di tutti i suoi allievi.

Queste sono solo poche righe per richiamare alla memoria, un giocatore, un uomo, un goriziano che a Gorizia ha dedicato la sua vita di atleta. Titta Ponton.