Primo assistente di Benedetto ma già collaboratore di Albanesi prima e Giordani poi, il trentaseienne Andrea Cotti è un allenatore con precedenti tra Fortitudo Rosa, Libertas Bologna, S. G. Fortitudo, CUS Bologna (con la cui selezione femminile ha raggiunto le semifinali dei campionati europei universitari nel 2016), Progresso Bologna (con cui ha vinto il campionato nel 2017) e Benedetto 1964.
Coach, il girone di ritorno si è aperto con una vittoria tutt’altro che banale sul campo di Faenza: quali sono le sue considerazioni sulla prestazione dei bianco/rossi?
«Sicuramente una grandissima prova, contro una squadra molto più forte di quanto dica la classifica, piena di giocatori talentuosi con punti nelle mani, e che ha saputo nel corso del girone d’andata trasformare il suo campo in un bunker. I ragazzi sono stati bravissimi a portare in campo il lavoro impostato in settimana dal coach, reggendo la partenza sprint di Faenza e riuscendo ad andare via col passare dei minuti, prendendo un vantaggio importante. Peccato per l’ultimo parziale ma sotto un certo punto di vista ci può stare, la mancanza di un senior come Piunti in rotazione inizia a farsi sentire. Erano importanti i due punti e ce li siamo guadagnati affrontando a muso duro i momenti difficili.».
Al Pala Ahrcos, domenica, arriva il fanalino di coda Costa Volpino: partita scontata o comunque da giocare?
«Da giocare, senz’altro. Mi pare sia chiaro a tutti, ormai, che in questo girone non ci sia nulla di scontato e c’è un risultato “sorpresa” quasi ogni settimana. Per l’esempio l’ultima giornata, in cui Lecco vince di uno in casa contro Rimini e Piacenza di due a Desio. Ogni partita va giocata in questo girone, tutti gli avversari vanno onorati e rispettati perché questo è un girone intenso, con squadre in continuo cambio di assetto e che a volte non danno punti di riferimento. All’andata riuscirono a metterci in difficoltà per 30’ abbondanti, giocando una pallacanestro sfacciata e mettendo tanta energia in campo. Ora sono cambiati, hanno inserito Mazic e perso Cusenza, hanno cambiato tanto soprattutto in fase di equilibrio e gerarchie. Siamo cambiati e stiamo cambiando anche noi, forzati anche dalle continue emergenze, siamo sempre sul banco di prova per capire come indirizzare il lavoro. Ci aspettiamo una gara tosta e in cui l’attenzione ai particolari dovrà essere alta, come ogni giornata.».
A poco più di un mese dalle “Final Eight” di Coppa Italia: che valore attribuisce a questo traguardo, e con quale spirito parteciperete?
«Per noi è un grande traguardo e una soddisfazione che premia, in parte, la mole di lavoro che questo gruppo sta affrontando. Era uno degli obiettivi che ci siamo posti ad agosto e siamo orgogliosi di averlo raggiunto. Siamo inoltre felici di non aver permesso ai nostri tifosi e al nostro presidente di prendere impegni diversi dalla Benedetto XIV in quei giorni, sperando di tenerli occupati il più possibile. Ovviamente andiamo alle “Final Eight” per vincere, come faranno tutte e otto le squadre partecipanti. Il cammino per raggiungere questo traguardo è stato lungo e vorremmo onorarlo. È una competizione a cui teniamo molto, ed è una gioia che vogliamo regalare alla nostra gente. Sarà anche l’occasione per misurarsi la febbre con squadre ben attrezzate per provare a fare il salto, e iniziare ad annusare l’aria che si respirerà dall’inizio dei play-off in poi. Non sarà facile perché si alzerà l’asticella fin dal primo minuto. Ci attende Palestrina al primo turno, una squadra solida, lunga e piena di giocatori di qualità che sta facendo e vorrà fare bene, proprio come noi.».