La bora spazza via i “mantoani per patria”: ed è tornato Green…

Trieste gestisce una gara inizialmente piuttosto equilibrata: gli Stings non mollano mai, ma cedono nel finale sotto i colpi di un rinato Green.

La bora soffia fortissimo nel golfo giuliano e le “legioni” mantovane sono pronte ad attaccare la roccaforte biancorossa: l’Alma vive un momento felicissimo fuori dal parquet, molto meno positivo dentro il rettangolo di gioco. I virgiliani viaggiano a metà classifica ma hanno da poco acquistato l’ex fortitudo Alex Legion, elegante gazzella dal talento sopraffino, mentre Trieste è pronta a schierare nuovamente il suo cannoniere principale Javonte Green.

I quarto

Un Cavaliero più intraprendente suona la carica per i padroni di casa, ma la “profondità” degli attacchi lombardi concede agli uomini di Lamma il +1 (10-9) dopo quattro minuti; la sfida si abbellisce con delle giocate di deliziosa fattura da entrambi i lati del campo e all’energia di Trieste si oppone la flemma olimpica degli Stings: l’equilibrio nel punteggio regna sovrano (18-18). L’ingresso di Bowers coincide con un rinnovato approccio offensivo dei giuliani, che si avvicinano di più al ferro e chiudono il quarto sul +2 (24-22).

II quarto

Green intona la fuga a cinque voci ma Mantova rimane a contatto grazie all’ottima mano dall’arco di Candussi e Mei; Lamma chiama timeout sul -3, Dalmasson risponde giocandosi la carta del giovanissimo Schina e Green (12 punti in 10 minuti) torna a fare la voce grossa sparando due siluri in fila: 42-35 Alma. Gli ospiti, che non possono disporre di una panchina lunghissima, cominciano a soffrire l’intensità di Trieste, che sulla sirena dell’intervallo guida a +13 (52-39). [Green is back: 18 punti in 13 minuti, 6 rimbalzi, 2 palle recuperate e 24 di valutazione]

III quarto

Un emozionato Candussi non incide come vorrebbe, e pur senza premere sull’acceleratore l’Alma si ritrova a +20 a metà frazione (63-43): timeout obbligato per gli ospiti. Gli Stings si sono lentamente sciolti come neve al sole, non trovando più quell’agonismo necessario per mettere a segno un parziale significativo. I virginiani sono costretti dunque ad affidarsi all’estro dei due go-to-guy Legion (15) e Jones (15), mentre Dalmasson tiene a riposo quasi tutti i titolari; una lieve rimonta mantovana preludia alla sirena di fine frazione, che termina sul 66-53 per Trieste.

IV quarto

La mancanza di fiato costringe Lamma a schierare i comprimari in un momento decisivo, ma la doppia cifra di vantaggio non viene ancora intaccata (74-58 per Trieste); un precedentemente nervoso Candussi zittisce i suoi ex tifosi con due triple in fila e il tabellone illumina: 76-67 a 4.27. Un’Alma troppo sicura di sè e “sperimentale” (in termini di roster) ha colpevolmente sprecato un divario di venti lunghezze, ma i post basso di Green si tramutano nel 82-72 a 1.48 dal termine. Gli sforzi lombardi cozzano contro un finale gestito a dovere dai biancorossi, che ritrovano sorriso e vittoria casalinga.

 

TRIESTE – MANTOVA 86 – 75

Alma Pallacanestro Trieste: Prandin, Cittadini 19, Coronica, Loschi, Bowers 10, Janelidze 4, Schina 3, Green 26, Deangeli, Baldasso, Cavaliero 11, Fernandez 13. All. Dalmasson
Dinamica Generale Mantova: Vencato 12, Jones 17, Costanzelli, Ferrara, Timperi 1, Candussi 15, Mei 10, Legion 15, Cucci 5, Morello. All. Lamma

 

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