A Pasqua nessuna sorpresa: anche Verona cade all’Alma Arena

Una sfida impari - a posteriori - che viene controllata da Trieste con sapiente pazienza già dai primi minuti; il piccolo brivido nel finale, non sporca una prestazione più che convincente.

La vigilia delle festività pasquali si colora di arancione per gli appassionati della A2 girone Est: i “cugini” veronesi sono ospiti all’Alma Arena, che da questa sera potrà salutare il nuovo innesto biancorosso Federico Mussini. La truppa di Dalmasson infatti, a fronte del prolungato stop di Fernandez, è corsa ai ripari senza pensarci due volte ma la Tezenis di Dalmonte è giunta in territorio giuliano per proseguire la sua marcia playoff con la determinazione di chi ha già saputo frenare l’energetica formazione di casa.

I quarto

Neanche finito il tempo della palla a 2 e Verona si trincera dietro ad una match-up, mentre nella metà campo opposta Prandin si incolla col mastice a Greene: 8-2 Alma. Se Trieste concede qualche centrimetro sull’arco, Verona si fa infilare da penetrazioni non irrestistibili e qualche contropiede ben assestato regala il +10 a Baldasso e compagni, proprio quando Mussini esordisce per la prima volta sul parquet (22-12). Amato (13 autografi sullo score e 14 di valutazione) spicca per personalità ed eleganza nelle sortite offensive ma l’Alma replica tirando con un gustoso 5/7 da tre e chiude avanti sul 29-18.

II quarto

Dalmonte continua a spremere i titolari anche nel secondo quarto e Greene (10) dispiega un talento cestistico che il pubblico colto applaude a piene mani: la Tezenis però fa davvero fatica ad assemblare i mattoncini della rimonta e l’Alma guida ancora sul +11 (39-28); le rotazioni ampie di Dalmasson iniettano lava incandescente nelle gambe dei biancorossi, mentre i veronesi piangono la mancanza di qualità in zona pitturata (Nwohuocha ha giocato soltanto 3 minuti): si va all’intervallo sul risultato di 44-33 in favore dei padroni di casa.

III quarto

I limiti di una Verona che si affida – nella realtà dei fatti – a pochi elementi per la gestione del gioco sono palesi, anche perché un’Alma non brillante continua a veleggiare sopra la doppia cifra di vantaggio (53-37). Qualche numero: Udom, Ikangi, Nwohuocha e Jones assommano ben 1 punto complessivo e a metà frazione il +15 per i giuliani è confezionato senza grandi sforzi. Il “pace” della gara rallenta minuto dopo minuto ed è proprio il neo-acquisto Mussini a gestire gli ultimi scampoli, prima che la sirena fermi le ostilità sul 66-48 per Trieste.

IV quarto

In un’atmosfera addormentata Greene prova ad armare il suo fucile da cecchino e in tre minuti la Tezenis è a -15 (68-53); prudentemente il coach biancorosso toglie un ottimo Mussini (11 punti) e riassesta il quintetto sul modello “base”: Verona insegue a -10 (75-65) quando mancano 2.40 a titoli di coda. Una serie di triple avversarie strozzano la voce dei tifosi alabardati, ma un sigillo di Baldasso è la sentenza su una partita dominata in lungo e in largo dalla capolista.

 

FINALE

Alma Trieste – Tezenis Verona  80 – 70

 

Tabellini

Trieste: Coronica, Loschi, Bowers 10, Da Ros 11, Cavaliero 5, Prandin 15, Deangeli, Baldasso 9, Mussini 11, Milic, Green 13, Cittadini 6. All. Dalmasson

Verona: Greene IV 21, Ikangi, Udom, Nwohuocha, Palermo, Oboe 3, Guglielmi, Amato 23, Jones 4, Poletti 14, Totè 4. All. Dalmonte

Rajone