Che bella quest’Alma! Il 3-0 è un capolavoro di maturità

Approccio perfetto degli uomini di Dalmasson, che si impongono mentalmente, tecnicamente e tatticamente su una Treviglio inerme. Un Green in versione semi-dio segna 23 punti, strappa 14 rimbalzi, inscrive 7 palle recuperate e registra un poderoso 40 di valutazione.

Dopo il netto 2-0 nella serie, il PalaFacchetti diventa l’agorà cesistica di questa attesissima gara 3: entrambi gli allenatori si sfidano già a palla ferma scegliendo di schierare rispettivamente Voskuil (per Easley) e Fernandez (per Baldasso). Treviglio non ha più margine, non potrà sbagliare più nulla e a questa pressione si aggiunge l'”obbligo” morale di fare bella figura davanti ai tifosi di casa; a Trieste si chiede quel cinismo necessario per chiudere ipoteticamente la serie in tre sole partite.

I QUARTO

Pronti via e Trieste cala il tris dall’arco: la Remer si attarda ad entrare in ritmo e a metà frazione i biancorossi salgono a +9 grazie ad una gestione intelligente e posata degli attacchi (17-8). I lombardi non riescono a primeggiare a rimbalzo, perdono troppi palloni e – di conseguenza – le forzature si accavallano sporcando le già problematiche medie al tiro; la confidence dei triestini nasce dalla buona difesa e da percentuali notevoli, da 2 e da 3 punti: l’11/19 dal campo è l’utensile migliore per scavare un consistente solco di ben 17 punti, sul quale termina la prima frazione (30-13).

II QUARTO

L’esperienza di Prandin e compagni mantiene alta la pressione difensiva e – a riprova di quanto detto – Voskuil commette un antisportivo inutile a metà campo, palesando una imperdonabile mancanza di maturità: la Remer sta annaspando a -19 (35-16) e i suoi leader carismatici stanno deludendo le aspettative dei propri beniamini. Al calo fisiologico dell’Alma – in termini di rendimento – si aggiunge un dato statistico interessante: il terzetto arbitrale commina 19 falli a Trieste e 11 a Treviglio. Pur avendo giocato un’ottima pallacanestro dunque, gli ospiti chiudono a +11 la seconda frazione dopo un moto di orgoglio lombardo (47-36).

III QUARTO

I mastini di coach Dalmasson tengono Voskuil ancora a secco e Green si mostra finalmente nella versione aggressiva e rabbiosa: i suoi 21 punti e 34 di valutazione riportano Trieste a +17 (55-38). La Remer è a -14 ma Vertemati sa che ritrovare l’amalgama di squadra è una chimera irrangiungibile e nemmeno Frazier (2/10 al tiro dal campo) si dimostra continuo nell’attaccare il ferro; la sfida si incattivisce quando Rossi placca Prandin (dribblando l’antisportivo), Bowers vola a proteggere il compagno e Voskuil – dalla panchina – abbocca alla “furbata” dell’ex Ferrara facendosi espellere per la seconda volta in questa serie. Pubblico ammutolito e giustamente furibondo per un gesto inconsulto che non ha giovato ad una compagine che si ritrova ancora sotto di 11 lunghezze sulla sirena di fine quarto (62-51).

IV QUARTO

Pur senza Green l’Alma trova comunque la via del canestro anche grazie alla pazienza di Fernandez e di Mussini, mentre Frazier pare l’ultimo baluardo a difesa del parquet casalingo (71-57 per Trieste a 7.09 dal termine). Il disastroso 4/22 dalla “lunga” non dissuade i lombardi da uno scellerato continuum di triple come unica, apparente, soluzione offensiva: i giuliani, più freschi grazie al ritorno di Cavaliero e Green, volano sulle ali dell’entusiasmo al nuovo +19 (78-59 a 3.41 dalla conclusione). Qualche supporter trevigliese capisce l’antifona e guadagna l’uscita anzitempo: una prestazione di assoluta superiorità consegna a Trieste un “affermativo” 3-0.

 

Finale

Remer Treviglio – Alma Trieste  62 – 82

Tabellini

Trieste: Schina 2, Deangeli, Green 23, Prandin 9, Janelidze 2, Cavaliero 13, Fernandez 4, Cittadini 6, Da Ros 7, Bowers 8, Mussini 8, Loschi. All. Dalmasson

Treviglio: Voskuil, Frazier 23, Pecchia 12, Planezio 11, Rossi 5, Mezzanotte 8, Dalmeida, Palumbo 2, Marino 5, Dincic, Borra 7. All. Vertemati

Rajone