Con la pazienza e con la “testa”: Alma sul 2-0!

La goccia che scava la lapide: i biancorossi di Dalmasson fanno a pezzi Casale minuto dopo minuto, forti di una panchina più lunga e più reattiva.

Questa seconda sfida di finale comincia ben prima della palla a due: come noto un trauma distorsivo al ginocchio priverà Casale di Tomassini, mentre Dalmasson rinuncerà a Cittadini, sofferente alla schiena durante la seduta di tiro pre-partita (al suo posto, Andrea Coronica). Trieste non può dunque lasciarsi sfuggire l’opportunità di incidere il 2-0 nella serie sulle volte dell’Alma Arena (futuro Allianz Dome), ma la Novipiù non è priva di armi tattiche che possano rinnovare il volto di una squadra potenzialmente in grado di fare molto, molto male. Un pubblico e una tifoseria semplicemente straordinari, animati da una passione autentica per questo sport, danno vita ad una coreografia ancor più bella e ancor più “giusta” per questo spettacolo cestistico.

I QUARTO

Bowers e Mussini bruciano la bianca retina del canestro avversario portando Trieste sul 9-2 dopo circa tre minuti: i piemontesi si accartocciano dietro gli scudi aspettando che passi la buriana. Per fortuna di Blizzard e compagni, l’Alma non pazienta a dovere e spreca numerosissime chance di allungare nel punteggio (Da Ros non è l’unico “colpevole”); i lunghi della Novipiù oggi non si muovono con la stessa libertà di gara 1, ma il 19-12 sulla sirena suona come un buon compromesso per gli uomini di Ramondino.

II QUARTO

Dalmasson schiera il quintetto più abile nelle marcature aggressive e l’obiettivo di limitare la mano calda di Blizzard viene pienamente raggiunto; una Casale in modalità testuggine non riesce ad attaccare il canestro col giusto piglio puntando quasi tutto sul contenimento dei giuliani, ed insegue sul -9 a 7.28 (21-12). Senza troppo sudare, Green stoppa, recupera palloni, sgancia la tripla e distribuisce assist con facilità, ma un rinato Sanders tiene la Novipiù sul -7, vanificando l’accenno di fuga; Trieste sembra una bomba pronta ad esplodere ma con una miccia infinitamente lunga, più volte disinnescata dalla tenacia dei piemontesi, nuovamente a zona. L’intervallo ferma le ostilità sul 35-28 in favore degli alabardati.

III QUARTO

Mussini imbraccia il violino, si traveste da Paganini ed intona assoli da pelle d’oca: Green e Cavaliero prendono il “la” e si accordano al compagno inchiodando il +13 (43-30). Trieste aumenta la pressione aggredendo i portatori di palla sin dalla linea di metà campo e la Novipiù comincia ad accusare la mancanza di comprimari che possano dare fiato ai titolari; poco dopo Green decide di tornare a ruggire e gli stanchi attacchi di Valentini e compagni sono – forse – il sintomo di una prematura resa. Ben 6.419 tifosi in piedi e terza frazione in “congelatore” sul punteggio di 63-46 per l’Alma.

IV QUARTO

La tripla del +22 di Fernandez e il successivo fallo subito di Coronica chiudono anticipatamente i giochi di una Gara 2 controllata dai giuliani con accorta lungimiranza: Ramondino non può onestamente chiedere di più, avendo oltretutto spremuto il quintetto con qualche difesa tutto campo; una piccola flessione casalinga riduce il divario, ma è solo questione di minuti, prima che l’Alma possa salutare il suo pubblico con una prestazione solida e convincente.

Finale

Alma Trieste – Novipiù Casale Monferrato 80 – 69

Tabellini

Trieste: Coronica 4, Cavaliero 3, Loschi 6, Prandin 4, Fernandez 3, Green 15, Mussini 15, Janelidze 8, Bowers 10, Da Ros 12. All. Dalmasson

Casale: Ielmini, Denegri 8, Valentini 3, Blizzard 10, Martinoni 20, Severini, Cattapan 2, Bellan 7, Sanders 19, Marcius. All. Ramondino

Rajone