Contro tutto e tutti, vola alto l’alabarda: Trieste torna in Serie A!

“Time is now!” recita la maglietta che tutti i tifosi della Novipiù hanno trovato sui propri posti a sedere: “il momento è ora”, infatti, è un ottimo riassunto di questa palpitante gara 3, per Casale come per Trieste; inutile dire che la tratta di autostrada che separa le due città si è colorata di un esodo sportivo che ha pochi eguali per una A2: trema il PalaFerraris, tremano le gambe dei protagonisti più giovani, trema la mano di chi scrive, di fronte ad uno spettacolo così profondamente emozionante. Quali dei dell’Olimpo del basket scenderanno in campo per favorire l’una o l’altra squadra?

Ora sarà il parquet a “parlare”: palla a due!

I QUARTO

Novipiù subito a zona e subito avanti sul 6-2, sfruttando l’energia del PalaFerraris: l’alabarda che esplode nel petto di Cavaliero si traduce in quattro bombe “pesantissime” e in men che non si dica Trieste è avanti 16-6 (4/4 dall’arco per lui); dopo alcuni attimi di spesamento tattico, gli uomini di Ramondino ricominciano a giocare con intelligenza e la mini-fuga viene stoppata sul nascere, anche perché gli avversari giocano troppo lontano dal canestro (16-12 per l’Alma). Green e compagni smarriscono lucidità, sono disordinati e nemmeno i necessari cambi (Prandin, Cittadini, Fernandez) riescono ad invertire il trend: primo quarto in naftalina sul 16-15 in favore dei legionari di coach Dalmasson.

II QUARTO

Loschi si incolla a Blizzard, Casale prova la difesa a tutto campo e i primi minuti scorrono sui binari di un equilibrio non privo di agonismo e di rabbia cestistica. Blizzard viene contenuto con abilità, ma i suoi precisi scarichi ai compagni impediscono a Trieste di riprovare l’allungo (27-23 Alma a metà frazione). La crescente tensione innervosisce arbitri (forse troppo fiscali in una gara del genere) e quintetti sul rettangolo di gioco, ma uno spettacolare Cavaliero sale a 18 firme personali trascinando i suoi a +6 (33-29). La sirena dell’intervallo ferma le ostilità sul 37-31 per gli ex cittadini dell’Impero asburgico.

III QUARTO

Il pubblico chiama a gran voce i beniamini, consci che potrebbero essere gli ultimi venti minuti della post-season: pochi canestri, tanto digrignare di denti, mentre il tabellone illumina il 41-35 per Mussini e soci. Con la calma dei forti, Fernandez – appena entrato – spara il siluro del +8, in un clima da girone dantesco: replica Blizzard e contro-replica dello stesso Fernandez (49-41)! Ramondino sa che i suoi sono psicologicamente appesi ad un filo sottile quanto un’esile ragnatela e i leader carismatici (Blizzard e Sanders) devono far sentire la loro voce. Terza frazione che si conclude sul 53-43 dopo un fortunoso arcobaleno di “Lobito” Fernandez.

IV QUARTO

Un immotivato tecnico a Prandin vanifica tutti gli sforzi giuliani, ora avanti “solo” 55-54 dopo una tripla di Blizzard: l’inerzia è tornata totalmente in mano ai padroni di casa. Con pazienza Cavaliero imbecca un rinato Bowers, Green decide che sia ora di giocare duro e a 4.10 il medesimo n.18 spara l’ennesima sassata che – incredibilmente – riporta Trieste sul +9 (66-57). Partita non adatta ai cardiopatici: Alma 72 Novipiù 61 a 1.26 dal termine. Fernandez predica tranquillità, oramai il cronometro ticchetta implacabile e possiamo dire che gli dei del basket hanno scelto: Trieste torna in serie A!

 

Finale

Novipiù Casale Monferrato – Alma Trieste 63 – 72

Tabellini

Trieste: Fernandez 14, Green 9, Mussini 2, Schina, Deangeli, Janelidze 2, Prandin 5, Cavaliero 23, Da Ros 6, Bowers 10, Loschi, Cittadini 1. All. Dalmasson

Casale: Ielmini, Denegri 4, Valentini 5, Blizzard 11, Martinoni 4, Severini 6, Cattapan 2, Bellan 3, Sanders 22, Lazzeri, Marcius 6. All. Ramondino

Rajone