Lunedì 24 a Roma il seminario USSI-FIP “Il Basket e chi lo racconta”

Organizzato dall'Unione Stampa Sportiva Italiana e dalla Federazione Italiana Pallacanestro, un convegno sul rapporto fra sport e carta stampata.

Giovanni Petrucci (Foto Panda images)

Si svolgerà a Roma, dalle ore 11:00 fino alle ore 15:00, presso l’Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa, il Seminario “Il Basket e chi lo racconta: le Nazionali e il rapporto con la stampa. Dal cartaceo ai social network”, organizzato dall’Unione Stampa Sportiva Italiana e dalla Federazione Italiana Pallacanestro.

Dopo l’apertura del Presidente USSI Luigi Ferrajolo e del Presidente FIP Giovanni Petrucci, seguiranno gli interventi del Capo Ufficio Stampa CONI Danilo Di Tommaso, del CT della Nazionale Romeo Sacchetti e dell’ex CT campione d’Europa Bogdan Tanjevic. Dopo il coffe break il Seminario andrà in chiusura con gli interventi del CT della Nazionale 3X3 campione del mondo Angela Adamoli e dei giornalisti Massimo Barchiesi e Mario Arceri.

Sono ancora aperte le iscrizioni attraverso la piattaforma Sigef che daranno la possibilità ai giornalisti partecipanti di ottenere 4 crediti formativi.

Il link per iscriversi: https://sigef-odg.lansystems.it/sigef/ 

Il programma
Roma, 24 settembre 2018
Aula Magna Acqua Acetosa. Ore 11:00–15:00

Programma degli interventi
Luigi Ferrajolo – Saluto
Giovanni Petrucci – “La comunicazione nel basket: ieri, oggi, domani”
Danilo Di Tommaso – “Il basket e i Social media”
Romeo Sacchetti – “Da giocatore a Commissario Tecnico della Nazionale. Come cambia la prospettiva, le aspettative, il modo di relazionarsi con i Media”
Bogdan Tanjevic – “La ‘gestione’ della Comunicazione in Nazionali con tante personalità di spicco. L’esempio del 1999: l’Italia campione  d’Europa”

ORE 12:30-13:30 Coffee Break

Angela Adamoli –”3X3, dalla strada ai Giochi Olimpici in compagnia dei social”
Massimo Barchiesi – “Come la Nazionale accende la radio…”
Mario Arceri – “Da Meneghin a Datome, come è cambiato il modo di  raccontare il basket”