La Virtus sorride solo nel finale: un’Alma indomita esce a testa alta

La Trieste cestista dimentica per un istante le vele della Barcolana per ridare il benvenuto alla serie A e alle blasonate “V” nere: un impegno già arduo, soprattutto per le pesantissime assenze nel roster di Dalmasson: Wright, Peric e Da Ros non scenderanno infatti sul parquet. Alla rinnovata Alma dunque il compito di sfatare le previsioni dei bookmaker provando a sgambettare la favorita di questa prima sfida stagionale.

I QUARTO

Parte bene Trieste, trovando profondità grazie a Sanders e a qualche preciso scarico dalle penetrazioni: Bologna risponde con un elegante 3/4 dall’arco, portandosi sul 13-10 mentre uno sfortunato Janelidze si infortuna alla caviglia e deve essere sostituito. Nei dettagli, nei piccoli errori non commessi, la Virtus trova la chiave di un seppur minimo vantaggio, mentre l’Alma può essere sostanzialmente soddisfatta del lavoro fatto sotto canestro, nella gestione degli attacchi e a rimbalzo. Sul finire di quarto, un paio di colpevoli amnesie difensive sugli esterni virtussini incidono sul tabellone il 19-27 in favore degli ospiti (Bologna tira col 5/6 dall’arco).

II QUARTO

Knox si muove con destrezza sotto le plance, ma i tiratori di Sacripanti sembrano infallibili: Bologna sempre avanti sul +9 (37-28);  per contrastare un’impressionante media di 10/12 da tre, Trieste avrebbe bisogno di una prestazione praticamente perfetta e troppo lontana – comprensibilmente – dalle potenzialità reali in questo esordio biancorosso. Nella seconda parte del quarto pertanto, la Virtus trova il modo di imporre il proprio gioco salendo oltre la doppia cifra di vantaggio e volando all’intervallo sul 51-39.

III QUARTO

Principio di terzo quarto tutto triestino: contropiede, palle recuperate, due triple di Knox (16 per lui) e l’Alma si rifà viva sul -1 nel tripudio dell’Allianz Dome (52-53); Punter (20 splendidi firme personali) è la boccata d’ossigeno in questo primo momento di difficoltà: a 3.26 Walker sigla il +1 Alma sul 61-60. Più di 6.100 spettatori impazziti urlano ed incitano una squadra che sta dando il 120% per competere ad alto livello. Dalmasson, inoltre, sceglie piuttosto coraggiosamente di schierare Schina (non ancora pronto) per le ultime battute, ma gli ospiti non profittano e il cronometro blocca il punteggio sul 65-65.

IV QUARTO

I mismatch sfavorevoli (Strautins e Schina soffrono, quando in marcatura) non mutano l’opinione di Dalmasson stesso, che, pur rischiando, sa che i suoi pretoriani guidano la sfida 76-73: la Virtus è affatto lucida e una gomitata di Aradori proprio all’indirizzo di Schina è sintomo di un nervosismo diffuso nel quintetto di Sacripanti. Ai guizzi degli emiliani risponde l’empito muscolare di Walker, che porta i suoi a +1 a 2.54 dal termine (82-81); l’Alma si affida all’amor patrio e al talento di Cavaliero, che però di lì a breve uscirà dal campo assieme a Knox e a Fernandez per raggiunto limite di falli: Bologna ha una occasione d’oro a 1.02 dalla fine, sopra sul punteggio di 87-86. Strautins spreca un’azione offensiva di rara importanza, Punter spara la tripla della staffa: Trieste esce sconfitta (sotto gli applausi del pubblico), di pochissimo, ma vi sono molti segnali positivi apparentemente nascosti sotto la coltre di questa prima di campionato.

 

ALMA TRIESTE – VIRTUS BOLOGNA 88 – 92

Alma Trieste: Coronica, Walker 15, Fernandez 8, Schina 2, Strautins 6, Deangeli, Janelidze, Cavaliero 10, Sanders 13, Knox 16, Mosley 12, Cittadini 6. All. Dalmasson

Virtus Bologna: Punter 29, Martin 4, Pajola, Taylor 13, Baldi Rossi 7, Cappelletti, Kravic 8, Aradori 17, Berti, M’Baye 10, Cournooh 2, Qvale 2. All. Sacripanti

 

Rajone