Cargnelutti – Rubin, Latisana esulta con un ultimo quarto stellare

Qualche disattenzione difensiva per i bassaioli, che però nell'ultimo quarto dilagano grazie alla forza del gruppo e ad un positivo approccio contro la difesa a zona.

Vince di venticinque punti la Vida Latisana, nella sfida contro l’Humus Sacile: nonostante il risultato finale, però, i bassaioli hanno faticato più del previsto contro la matricola allenata da Giovanni Andreotti, che non si è tirata mai indietro ed ha cercato di utilizzare tutte le sue armi per trovare il referto rosa.

Equilibrio fin dall’inizio tra le due formazioni: le difese sono piuttosto “distratte” da ambo le parti, con Latisana che concede troppo sui pick ’n roll e non ha adeguata comunicazione. Sacile ne approfitta immediatamente, con iniziative in avvicinamento ed in penetrazione, sfruttando la forza fisica e trovando un Varuzza (5/9 dal campo, 5/7 ai liberi, 6 falli subiti, 5 rimbalzi e 3 assist) vero protagonista. Il parziale di 26 – 24 che chiude il primo periodo è emblematico rispetto alla qualità degli attacchi, ma anche rispetto alle difese disattente: nella seconda frazione, i bassaioli continuano a giocare in maniera fluida sul fronte offensivo, ma sistemano la difesa concedendo appena 13 punti in 10 minuti agli avversari. Coach Silvio Coassin cerca di far ruotare molto la rosa, con tutti gli effettivi che danno il loro contributo: per Sacile, le percentuali d’attacco scendono e, da qui, il team di Andreotti si trova sotto in doppia cifra, addirittura di sedici lunghezze quando suona la sirena di metà incontro.

La scelta tattica dei liventini, nella ripresa, è quella di utilizzare la zona pressing: coach Andreotti sembra aver pescato il jolly giusto, perchè Latisana va in difficoltà. Con la regia di Varuzza e l’atletismo di Zambon (3/7 da due, 8/9 ai liberi, 9 rimbalzi, 5 falli subiti e 3 stoppate), ecco che l’Humus si riavvicina. Dopo sei minuti, gli ospiti arrivano fino al meno quattro: coach Coassin reinserisce l’esperto Palombita per cercare di controbattere la pressione difensiva di Sacile e, al trentesimo, siamo sul 73 – 64. Nell’ultimo quarto, è Latisana ad utilizzare la difesa a zona e questo lascia “a secco” Sacile per un paio di minuti: dall’altra parte, la Vida riesce ad attaccare in maniera positiva la zona e Palombita ispira sia Cargnelutti (11/13 da due, 1/1 da tre, 4/6 ai liberi, 11 rimbalzi e 40 di valutazione) che il mortifero Rubin (2/5 da due, 4/7 nelle triple, 2/2 in lunetta, 7 rimbalzi e 3 assist), con quest’ultimo che dal perimetro punisce la difesa sacilese insieme a Maran. E’ un ultimo periodo da 24 – 10, con cui il gap diventa più pesante: finisce 97 – 74 per Latisana, che festeggia una vittoria comunque sudata.

L’assistant coach Faraglia a fine match: “Positiva la vittoria, ma non dobbiamo più avere questi blackout difensivi. E’ necessario tornare a difendere bene, comunicare e collaborare: ci vuole maggiore altruismo; Sacile non ha mai mollato, ma noi possiamo dire, alla fine, di aver attaccato discretamente contro la difesa a zona”.

 

LATISANA – SACILE   97 – 74

Vida Latisana: Rubin 18, Sbicego 4, Baldin 1, Cargnelutti 29, Maran 11, Galasso 1, Mainardi 7, Furlanis, Palombita 16, Mazzarotto 8, Coassin P. 2. All. Coassin S.
Humus Sacile: Colombo, Kelecevic 5, Dal Bello, Fabbro 14, Franzin 5, Dalmazi 5, Zambon 14, Varuzza 15, D’Angelo 6, Pagotto 10, Bovolenta. All. Andreotti

Parziali: 26-24; 53-37; 73-64
Arbitri: Perabò e Olivo