Verso il derby: parola ad Andrea Beretta (Intermek Cordenons)

L'allenatore dei biancoverdi "fa le carte" al derby di domenica, dove guiderà la sua formazione contro un team blasonato come quello pordenonese.

In vista del confronto di domenica fra Pordenone e Cordenons, il “derby” della Destra Tagliamento che accenderà la giornata di Serie C Silver, dopo aver sentito il tecnico dei pordenonesi Marco Spangaro si va anche sull’altra sponda, ovvero in casa Intermek 3S Cordenons. Una formazione che ha conosciuto un’ascesa notevole, con la promozione in Serie C Silver e il continuo consolidamento, fino a rappresentare una realtà molto solida in categoria: Andrea Beretta è il tecnico dei biancoverdi, che MegaBasket è andato a sentire prima del match.

Partiti a fari spenti, vi ritrovate in una posizione inaspettata ad inizio campionato. Vertigini in arrivo?
Nessuna vertigine, siamo consci dei nostri pregi e difetti. Se non giochiamo al nostro massimo livello possiamo perdere con tutti, come successo a Romans o in Coppa a Pordenone contro il Sistema. Se, invece, seguiamo con rigore il nostro piano partita, possiamo dare fastidio anche alle squadre più attrezzate di noi”.

Sei soddisfatto di quanto fatto finora, ad una giornata dalla fine del girone di andata?
Si, sono soddisfatto perché l’obiettivo concordato con la Società ad inizio campionato era di far maturare i giovani e cercare di raggiungere i play off. Al momento siamo al di sopra delle nostre aspettative e alcuni giocatori che hanno esordito lo scorso anno in serie C ora stanno giocando da veterani. Mi piace ricordare, inoltre, che  stiamo inserendo anche il giovanissimo Pietro Casara, classe 2002″.

Terzo posto (con Vis e Latisana), 8 vinte e 4 perse. Il segreto di questo ottimo ruolino di marcia?
Non abbiamo lunghi dominanti, o giocatori dall’importante curriculum cestistico, ma un ottimo collettivo con tutti gli effettivi intercambiabili. Cerchiamo di tenere alti il ritmo in attacco e la pressione difensiva, così da riuscire a coinvolgere tutta la rosa. Con Spilimbergo, Bor e Codroipo non abbiamo giocato male ma trovato tre squadre che non hanno sbagliato praticamente nulla. Il nostro unico flop per ora è stata la sconfitta di Romans, dove comunque mancavano Marella e Costanzo”.

La cura Beretta – sacrificio e difesa – sta dando i suoi frutti al secondo anno. I maligni dicono che i giocatori arriveranno stremati a fine stagione..
In verità, lo scorso anno siamo arrivati in grande forma nel finale di campionato recuperando addirittura 10 punti in classifica al Bor dopo la pausa di Natale. Come ripeto, abbiamo una rosa ampia e giocatori giovani oltre ad un preparatore atletico come Andrea Santarossa che sta facendo un lavoro eccezionale. Sentirete parlare di lui in futuro, è veramente molto preparato”.

I ragazzi del vivaio stanno maturando e tengono il campo oramai con autorità e sicurezza. O devono crescere ancora?
Per ognuno di loro bisognerebbe fare un discorso a parte. Il più migliorato di tutti, soprattutto a livello mentale nel contesto gara, è Pivetta; Pezzutti ha cominciato l’università e si allena un po’a singhiozzo ma può diventare un crack per la categoria. In generale, sono soddisfatto di tutti i ragazzi, sono molto leali e di sani principi”.

Siete in un splendido periodo di forma, quattro vittorie consecutive e nel prossimo turno c’è il derby al PalaCrisafulli. In Coppa Regione non ci fu storia, sarà così anche domenica?
Purtroppo incontriamo un Sistema ferito e incattivito dal finale di gara di Codroipo nel quale ha incassato un parziale di 9 a 0 che ha segnato la gara. La grandezza del PalaCrisafulli e la sua temperatura non ci favoriscono ma proveremo a rendere la vita dura a Muner e compagni. E’un derby, occorrono cose speciali per partite speciali come questa, credo e spero che i miei giocatori daranno il massimo davanti ad un pubblico numeroso e competente come quello pordenonese”.

Cosa ti ha sorpreso finora, in positivo e in negativo, della C Silver di quest’anno?
Il livello si è alzato rispetto allo scorso anno perché Pordenone, Codroipo e Sacile sono infarcite di giocatori provenienti da categorie nazionali. Personalmente, allargherei la C Silver a 16 squadre, come succede in quasi tutte le regioni d’Italia in cui le quattro gare in più consentono di arrivare comodamente fino al termine di maggio. Qui da noi, invece, si rischia di finire a metà aprile o poco dopo. Troppo corta come stagione”.

 

Simone Pizzioli