Alberto Francescatto, orgoglio carnico targato Tolmezzo

Il playmaker classe 1981 ha trascinato alla vittoria la sua Metallica contro la Polisportiva Roraigrande, in un match fondamentale per la salvezza.

Torniamo a parlare di “minors” e di cifre, come ogni settimana: il nostro quintetto ideale va a dare le nomination a coloro che si sono maggiormente distinti nell’ultimo weekend cestistico, analizzando a fondo prestazioni e numeri di coloro che hanno portato alla vittoria le rispettive formazioni.

PLAYMAKER: Il miglior regista della settimana è certamente Alberto Francescatto (Metallica Tolmezzo). Si tratta di un giocatore “cult”, un’istituzione in Carnia, dove praticamente da sempre comanda la cabina di regia della prima squadra: fisicamente possente per essere un playmaker, ha il cronometro sempre in testa ma a volte si ricorda anche di avere buonissimo talento nelle mani, come nell’occasione del match con Roraigrande. Il buon Alberto si è fatto notare per i diciassette punti segnati e per le realizzazioni decisive, che hanno dato il definitivo +6 alla formazione di coach Matteo Cuder, che in un importante scontro per la salvezza si è aggiudicato il referto rosa.

GUARDIA: Marco Bacchin, capitano della Calligaris Corno di Rosazzo, è l’uomo più determinante per i seggiolai, nell’affermazione per 82 – 71 contro il The Team Riese. Classe 1997 ma tantissima personalità, questo play/guardia cresciuto nell’Ubc Udine e diventato con il tempo sempre più importante nello scacchiere di Maurizio Zuppi ha prodotto una gara da 16 punti (5/5 da due, 2/4 nelle triple), 6 assist e 3 recuperi. Intensità, ma anche doti offensive che sono cresciute gradualmente e una leadership che lo ha portato ad essere nominato, a poco più di vent’anni, capitano di una squadra dove ci sono dei giocatori del calibro di Graziani, Zacchetti e Macaro.

ALA PICCOLA: Per Giacomo Moschioni (Bor Radenska Trieste), il derby triestino contro la Servolana rappresenta sempre una partita “particolare”, per il suo passato con la maglia della Lussetti, ai tempi della C1 di qualche stagione fa. Ora il classe ’93 di Marko Svab è uno dei principali terminali offensivi e ha sfoggiato tutta la sua classe ed il suo talento proprio nel confronto con la sua ex formazione: per “Jack”, ci sono stati ben 28 punti con una sequenza di triple fondamentali per la vittoria del Bor sul parquet della “Don Milani” di Altura. Parlano chiaro le cifre di questo giocatore di 190 centimetri che ha mano rovente e visione di gioco da playmaker: le sue cifre raccontano di un 5/11 da due, 5/13 da tre e 3/3 ai liberi, numeri che hanno portato il referto rosa alla compagine della comunità slovena di San Giovanni.

ALA FORTE: Marco Malfante (Coop Casarsa) è tornato in attività, alla bella età di quarantatré anni. Si, avete letto bene e lo ripetiamo. Quarantatrè primavere per questo giocatore di due metri che, nella sua carriera, ha giocato anche in C Gold e C Silver per tantissimo tempo, magari non con tanto atletismo ma bilanciando con una tecnica invidiabile ed un tiro che spacca, da qualsiasi distanza. Il duemetri di coach Silvani, nella vittoria in trasferta dei biancorossi sul campo della Libertas Cussignacco, ha terminato con 15 punti ed un mortifero 3/4 dalla distanza, lui che è sempre stato un “4” con grande predisposizione nelle conclusioni frontali. Cussignacco ne ha fatto le spese…

PIVOT: Se l’Aviano Basket sta viaggiando a medie altissime ed ha conseguito la sesta vittoria di fila, una bella fetta di merito è certamente di Massimiliano Rizzo. Il capitano dei pedemontani, dopo aver rilanciato completamente l’immagine della società in queste ultime due stagioni, ha mostrato di essere pienamente recuperato anche a livello fisico e, con la sua fisicità nei pressi del ferro, fa spesso la differenza. Nella vittoria contro la BCC Azzano, “Max” ha chiuso come miglior realizzatore dei suoi a quota 23, dando un contributo sensibile per il 79 – 68 che ha sigillato l’ennesimo referto rosa per la squadra di Dario Starnoni.

SESTO UOMO: Lo inseriamo come sesto uomo anche se nella sua squadra è un punto di riferimento, ma Stefano Monticelli (Dgm Campoformido) sta mettendo assieme un campionato di buonissima levatura. Nato nel 2000, si tratta di un’ala piccola di 196 centimetri e buonissime doti offensive, specialmente per quel che riguarda il tiro da fuori: con questo campionato, sta però crescendo anche in altre voci e giocare in una categoria senior non può che fargli bene. Ha dimostrato grande maturità nella partita contro la US Goriziana, dove i friulani sono stati sotto anche in doppia cifra, ma nel finale hanno saputo operare una rimonta esaltante, aumentando la pressione difensiva: ecco, proprio la difesa è stata importante da parte di Monticelli, che ha poi sigillato il match con una tripla fondamentale nei secondi conclusivi.

COACH: Un plauso va certamente fatto a Luca Daris (US Don Bosco Trieste), che con la sua squadra ha vinto una partita non facile, all’Allianz Dome di Via Flavia. Certamente la Dinamo Gorizia si presentava largamente rimaneggiata, ma vogliamo parlare di un Don Bosco che sta conducendo un campionato spesso con otto giocatori in campo, di cui almeno tre nati nel 2003, ovvero Venier, Longo e Polo? Capitan Carlin tira la carretta in questo ultimo anno di attività e Balbi, in un match dove ha finito con quattro punti a referto, segna il canestro vincente a tre secondi dalla fine. “This is Don Bosco”…