Il sogno playoff di Trieste fa tappa ad Avellino

Dalle statistiche emergono diverse sfumature ed incroci tattici, ci si attende una vera battaglia

Coach Dalmasson, capitan Coronica e l'AD Mauro (foto tratta dal profilo Instagram ufficiale alma_pallacanestro_trieste)

Nell’insolito orario del martedì sera, il posticipo Avellino-Trieste del PalaDelMauro del 9 aprile prossimo chiuderà la venticinquesima giornata della regular season. Una sfida che ai fini della post season assume un interesse particolare, soprattutto alla luce del buono stato di forma di Trieste, con due vittorie consecutive all’attivo e quattro affermazioni nelle ultime cinque gare. L’Alma è inoltre uscita tre volte con i due punti in tasca nelle ultime quattro occasioni lontano da quell’Allianz Dome dove domenica scorsa è caduta la terza in classifica, Cremona, e dove una Scandone diversa da quella odierna ricevette una sonora lezione, soccombendo per 110 a 64 sotto i colpi di Wright e Knox. I ragazzi agli ordini di coach Nenad Vučinić nelle ultime 7 gare hanno sempre perso in trasferta (4 volte) e sempre vinto in casa, l’idea è quella di ripetersi ma i biancorossi rappresentano un avversario particolarmente ostico e di difficile approccio, soprattutto arrivando da due sconfitte consecutive, l’ultima delle quali sul campo di Pesaro.

Trieste in trasferta ha un record di 5-7 e si trova al settimo posto in classifica, a soli due punti dalla Sidigas, con all’attivo il miglior attacco del torneo (2.099 punti segnati, con una media di 87,5) e l’undicesima difesa (1.994 punti subiti, mediamente 83,1), con la seconda valutazione media (95,1). Terzi nelle realizzazioni da due punti (54,5%), primi in quelle da oltre l’arco (38,7%) e settimi a gioco fermo (73,2%), i ragazzi di coach Eugenio Dalmasson sono decimi per rimbalzi in attacco (9,9) e quarti sia per quelli in difesa (27,5), che complessivamente (37,5). Seconda per stoppate (3,3) e seconda squadra a perdere più palloni (14,5), l’Alma è nona per recuperi (6,7) e terza per assist (18,6).

Avellino occupa la quarta piazza, a due lunghezze da Cremona, seppur in compagnia di Brindisi e Varese. In casa ha vinto 9 delle 12 gare sin qui disputate e nel torneo detiene l’undicesimo attacco (1.931 punti segnati per 80,5 di media) e la quinta difesa (1.927 punti subiti, mediamente 80,3), con la sesta valutazione media (91,8). Le percentuali realizzative del 52,5% da due punti, del 33,9% da tre punti e del 75,3% dalla lunetta valgono rispettivamente la settima, l’undicesima e la quarta piazza, cui si uniscono il quartultimo posto per i rimbalzi offensivi (8,7), il primo per quelli difensivi (28,8) e il quarto per quelli totali (37,5). Le 3,4 stoppate valgono il primo posto, le 12,7 palle perse l’ottavo, i 5,5 recuperi il penultimo ed infine i 18,8 assist il secondo.

Tra le fila dei biancorossi spiccano le prestazioni di Hrvoje Peric: quinto per media plus-minus (6,7), 14° per realizzazioni complessive dal campo (48,4%), 19° per rimbalzi difensivi (4,3) e 22° per rimbalzi totali (5,6). William Mosley è secondo per stoppate (1,3), 12° per media plus-minus (5,6) e 15° per rimbalzi offensivi (2,3). Chris Wright è 6° per assist (4,8), 16° per realizzazioni dalla lunetta (76,7%), 21° per produzione (13,7) e per media plus-minus (4). Ci sono poi Jamarr Sanders leader per realizzazioni da tre punti (48,6%) e 13° per realizzazioni complessive dal campo (48,4%), oltre a Juan Manuel Fernandez secondo per realizzazioni da tre punti (48,5%) e 19° per realizzazioni complessive dal campo (47%). Fanno parte delle graduatorie anche Matteo Da Ros 13° per stoppate (0,7), Justin Knox 8° per realizzazioni da due punti (60%) e 19° per stoppate (0,6), Daniele Cavaliero 15° per realizzazioni da tre punti (39,5%). Wright con 301 punti e Peric con 257 hanno fornito all’attacco un contributo pari al 26,6% (558/2.099).

Per Avellino il più presente nelle classifiche individuali risulta Caleb Green: secondo per valutazione (23), 6° per punti (18,3) e per realizzazioni dalla lunetta (81%), 7° per rimbalzi difensivi (5,7), 10° per rimbalzi totali (7,2), 15° per realizzazioni da due punti (55,6%), 16° per realizzazioni complessive dal campo (47,5%) e 18° per realizzazioni da tre punti (38,3%). Ike Udanoh (prima a Cantù) è terzo per valutazione (20,5), quarto per recuperi (1,7) e per realizzazioni complessive dal campo (57,3%), quinto per rimbalzi difensivi (5,8), 6° per realizzazioni da due punti (60,2%), 7° per rimbalzi totali (8,6), 8° per rimbalzi offensivi (2,8) e 10° per assist (4,1). Demetris Nichols è 7° per realizzazioni da tre punti (43,9%), 9° per media plus-minus (5,7), 13° per rimbalzi difensivi (5,2), 16° per punti (14,3), 17° per valutazione (16,6) e per rimbalzi totali (6,2). Keifer Sykes è 9° per punti (16,2), 13° per assist (3,9), 14° per realizzazioni da tre punti (39,7%), 15° per realizzazioni dalla lunetta (77,8%), 17° per recuperi (1,2) e per realizzazioni complessive dal campo (47,2%), 22° per valutazione (15,5). Infine ci sono Hamady Ndiaye  leader per stoppate (1,9) e Ariel Filloy 9° per assist (4,3) e 21° per recuperi (1,1). I 420 punti di Green e i 390 di Sykes rappresentano il 41,9% (810/1.931) del fatturato avellinese.

Tiri, assist e rimbalzi dei migliori giocatori di ciascuna formazione:

% 2 PUNTI

TRIESTE – Mosley 74, Knox 60, Peric 53

AVELLINO – Ndiaye 64, Green 56, Nichols 55

% 3 PUNTI

TRIESTE – Sanders 49, Fernandez 49, Cavaliero 39

AVELLINO – Nichols 44, Sykes 40, Green 38

% TIRI LIBERI

TRIESTE – Sanders 90, Cavaliero 87, Fernandez 87

AVELLINO – Filloy 89, Green 81, Sykes 78

RIMBALZI

TRIESTE – Mosley 131, Peric 117, Knox 99, Sanders 96

AVELLINO – Green 165, Nichols 93, Filloy 87, Young 85

ASSIST

TRIESTE – Wright 105, Fernandez 68, Cavaliero 65

AVELLINO – Sykes 94, Filloy 90, Green 57

All’andata all’Allianz Dome il 110-64 per Trieste vide ben sei giocatori in casacca biancorossa andare in doppia cifra e l’MVP fu Justin Knox, autore di 21 punti conditi da 3 rimbalzi, 1 recupero e 1 assist per 21 di valutazione finale. Di estremo valore anche i 10 rimbalzi di Matteo Da Ros. Per gli ospiti migliore in campo Hamady Ndiaye, con 15 punti, 4 rimbalzi, 2 stoppate e 17 di valutazione finale.

Marco Torbianelli

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