Marzio Longhin (Winner Plus Pordenone), quando l’impatto è immediato

Il coach pordenonese, che ha lasciato da poco la panchina della Ginnastica Triestina, si è subito fatto sentire in casa Winner Plus: vittoria 79 - 74 sulla Bluenergy Codroipo.

Torniamo a parlare di cifre, prestazioni e statistiche nella nostra consueta rubrica del martedì, dedicata al quintetto base della settimana: andiamo a vedere quali sono stati i giocatori più determinanti per le vittorie delle rispettive squadre nell’ultimo weekend regionale, per quel che riguarda le “minors”.

PLAYMAKER: Petar Damjanovic (Intermek 3S Cordenons) è il giocatore che scegliamo di citare nel ruolo di regista, per quel che riguarda il nostro quintetto ideale. Alto un metro e ottanta, classe 2000, questo giocatore non ha paura di niente e di nessuno e, soprattutto, è un play di quelli innovativi, che alza i ritmi e può guardare spesso il canestro: contro la Vida Latisana, si trovava contro un certo Giancarlo Palombita, dunque uno dei registi più blasonati della categoria, ma ha comunque saputo confezionare una prestazione di tutto rispetto. Per lui, alla fine, si sono stati 23 punti: non ha tirato benissimo da due (3/11 complessivo), ma ha bilanciato con 3/7 nelle bombe e 8/9 ai tiri liberi, oltre a subire cinque falli ed a servire tre assist. Coach Andrea Beretta sta continuando a fare un lavoro egregio con tutto il resto dello staff tecnico sul settore giovanile, che sforna talenti come Damjanovic per la prima squadra: la società pordenonese sta confezionando una stagione decisamente più che buona e proprio per questo sarà interessante vedere ai playoff come si comporteranno i biancoverdi.

GUARDIA: Come guardia, in questa settimana, scegliamo Stefano Longo (US Don Bosco Trieste); parliamo di un “baby fenomeno”, visto che il giocatore in questione è un classe 2003. Sedici anni appena compiuti per il virgulto salesiano, che sta giocando ben tre campionati in questa stagione fra Under 16 Eccellenza, Under 18 Silver e la prima squadra, in C Silver. Fa la differenza anche con i senior, in una situazione di emergenza, dove dimostra personalità e doti tecniche innate: esterno di 189 centimetri, nella partita contro l’Alimentaria Romans ha segnato ben 23 punti, indovinando alcuni canestri decisivi nel finale, contribuendo al +3 dei triestini sulla formazione di Portelli. Di certo non capita tutti i giorni di vedere un sedicenne viaggiare a 12.2 punti di media in C Silver, un campionato dove i “marpioni” abbondano: la sua crescita in queste ultime stagioni è esponenziali e non è un mistero che diverse società nazionali abbiano già bussato alla porta del Don Bosco per cercare di accaparrarsi uno dei talenti dell’annata 2003 salesiana.

ALA PICCOLA: la migliore ala piccola del nostro quintetto è Alberto Faorlin, giocatore di 193 centimetri classe 2002 della Pallacanestro Portogruaro. Il giovane giocatore, prodotto “doc” del vivaio veneto, è stato uno degli elementi più in luce per la rosa di Chiesurin nell’ultimo match: Portogruaro vince 82 – 67 contro la malcapitata Lemon Fagagna e rimane in corsa per i playoff e Faorlin si mette in luce con 22 punti (top scorer dei suoi) ed una prestazione notevole nel secondo quarto, frangente in cui ha piazzato ben 14 punti. Doti tecniche indiscusse, Faorlin può essere un’arma in più per i veneti, che stanno cercando di agguantare la post season con una rosa dall’età media molto bassa, come peraltro da tradizione in queste ultime stagioni.

ALA FORTE: Il miglior “4” della settimana è Luigi Cautiero (Dgm Campoformido). Mezzolungo di 199 centimetri classe 2001, è stato il protagonista nella sfida che ha visto i friulani aggiudicarsi il referto rosa sulla Vis Spilimbergo: 68 – 61 il risultato finale, nell’ambito di una partita che ha offerto ottimi spunti. Il buon Cautiero non ha avuto di certo timori reverenziali nel confrontarsi con gente del calibro di Thomas Gaspardo e Paride Bianchini, ed ha collezionato una “doppia doppia” da 19 punti e 13 rimbalzi. Si dice che i lunghi maturino più tardi, ma il buon Cautiero sta dimostrando già di poter fare la differenza, in Serie C Silver.

PIVOT: Come lungo, nel nostro quintetto ideale, inseriamo Paride Feruglio (Geatti Basket Time Udine). Giocatore classe 1995 di due metri, è un elemento che può essere incisivo sia vicino che lontano da canestro: nell’ultimo turno di campionato dei “canarini” udinesi, è arrivata una vittoria per 86 – 77, un’affermazione contro il Basket Club San Vito al Tagliamento che è valsa il primo posto matematico nel girone Anedi Castellani di Serie D. Paride Feruglio, nel frangente, si è messo in luce con un rotondo ventello, riuscendo ad aprire la scatola anche dalla lunga distanza. Ai playoff sarà di certo uno dei protagonisti della formazione di coach Pesante.

SESTO UOMO: Un’altra prestazione rilevante per Adin Kavgic (Pontoni Falconstar Monfalcone); il mezzolungo sloveno, oltre che essere un campione nella disciplina del “3×3”, si dimostra giocatore che sa cambiare le partite con la sua presenza in campo. Magari non sarà bellissimo da vedere, non salta un metro e mezzo da fermo, ma ha tempismo, abilità a rimbalzo e doti per “finire” al meglio penetrazioni e iniziative offensive. I suoi 195 centimetri hanno comunque fatto la differenza, contro i giovani di Bassano, che si sono visti cucire sulla pelle 16 punti (6/6 da due, 1/2 nelle triple) e 7 rimbalzi in appena 23 minuti di gioco.

COACH: Citazione obbligatoria per Marzio Longhin (Winner Plus Sistema Pordenone), che è arrivato da poco sulla panchina pordenonese, ma ha già lasciato un segno tangibile della sua presenza. Nell’ultimo turno di campionato, la sua formazione ha sconfitto 79 – 74 la Bluenergy Codroipo nel “big match” di Serie C Silver: in una gara dove il bomber Truccolo è andato sotto l’abituale “quota 20”, Pordenone è comunque riuscita ad aggiudicarsi i due punti, grazie alla prestazione di squadra, oltre che alle doti tecniche dei vari Muner e Mattia Galli, che hanno supportato al meglio lo stesso Truccolo. Il secondo posto è “blindato”, ora è tempo di playoff per il sodalizio del presidente Gonzo.