Sconfitta da Milano, ma l’Alma è ai playoff!

Trieste chiude al settimo posto, nonostante la sconfitta odierna: grazie alla vittoria di Sassari i giuliani prolungano la loro lotta nella post-season.

Più di 400 tifosi, 5 pullman e un’alabarda che pulsa forte sotto le volte del Mediolanum Forum: Trieste si gioca l’accesso ai playoff nella tana della capolista. I lombardi scenderanno in campo con un roster a dir poco ridotto e prudentemente coach Pianigiani ha deciso di centellinare i suoi campioni avendo già assicurato l’ambito primato. Ai 12 gladiatori di Dalmasson dunque, il compito di tradurre la “voglia” in una vittoria che riscriverebbe la storia del ritorno in serie A.

I QUARTO

Palla a due e subito 9-0 Alma mentre le “scarpette rosse” sparacchiano tirando con lo 0/8 dal campo: sul successivo alley oop che Mosley inchioda sul ferro, Pianigiani è sufficientemente spazientito per chiamare il primo timeout. Micov e Brooks suonano la carica ma una Trieste imprecisa mantiene saldi due possessi di distanza; pur soffrendo a rimbalzo e avendo difeso male oltre l’arco, Dragic e compagni chiudono avanti 22-14.

II QUARTO

Nunnally fa il suo ingresso in campo e in un battito di ciglia una penetrazione di Della Valle incide il -1 sul tabellone; il nuovo quintetto giuliano – follia! – colleziona quattro falli in poco più di tre minuti e con fatica Wright è chiamato a compensare l’etereo Knox e il distratto Fernandez. A metà frazione, Milano avanti 34-30. Della Valle 9, Peric 14: ecco il duello più accattivante in una gara a tratti sonnolenta; pessimo l’atteggiamento globale di Trieste, che non sembra avere i proverbiali occhi della tigre di hollywoodiana memoria e che guadagna gli spogliatoi sotto di -10 (53-43); Armani al riposo avendo segnato ben 39 punti in un quarto.

III QUARTO 

Lobito mostra le zanne e una tripla di Peric riporta i triestini sotto di 2: come già accaduto nei primi dieci minuti, Pianigiani vuole pensarci su e chiama timeout; Dragic sembra vittima di una misteriosa macumba (troppi i layup sbagliati da sotto canestro), ma la coppia Wright-Peric illumina il -1 (61-60). L’Olimpia – pur senza le stelle – ha qualità da vendere e con esperienza sembra gestire a dovere questa fase della partita: Dalmasson risponde lanciando nella mischia Coronica e una magia di Wright sulla sirena ferma le ostilità sul 67-65 per i lombardi.

IV QUARTO

Quasi tutti gli accoppiamenti difensivi sfavoriscono l’Alma, che – comprensibilmente – fa fatica a tenere il passo di giocatori che fin poco tempo fa militavano nella NBA: Trieste ancora sotto di 7 lunghezze. Dopo il timeout, un mai domo Wright spara la bomba del -3 (80-77) ma puntualmente arrivano due di-sa-stro-se palle perse: l’Armani replica con Brooks e una sassata di Sanders riporta i suoi a -5 (1.41 dalla fine). Mosley vola in cielo per il -3 ma Micov risponde per le rime: Wright appoggia nell’azione successiva ma l’Olimpia ha 15 secondi per giostrare il +3. Cinciarini realizza dalla lunetta e non c’è più tempo: Milano ottiene i due punti ma i risultati dalla Sardegna dicono che l’Alma ha conquistato i playoff!

Finale

AX Armani Exchange Milano – Alma Trieste  93 – 88

Tabellini

Trieste: Coronica, Wright 18, Cittadini, Mosley 7, Fernandez 5, Cavaliero, Strautins 2, Sanders 13, Knox 8, Da Ros 5, Dragic 3, Peric 27. All. Dalmasson

Milano: De Capitani, Nunnally 4, Micov 11, Burns 6, Jerrells 9, Fontecchio 4, Cinciarini 12, Tarczewski 3, Kuzminskas 13, Della Valle 21, Brooks 10. All. Pianigiani

Rajone