I consigli di Artika Wellness

Dopo una breve pausa, dovuta a malanni stagionali, ritorna la rubrica di Lorenzo Facchettin, dedicata ai consigli ed agli esercizi per evitare o superare le controindicazioni fisiche dovute al nostro amato basket.

Il ginocchio è tra le articolazioni maggiormente colpite da traumi nelle varie attività fisiche.
Definita articolazione a cerniera è formata da tre articolazioni:
2 femoro-tibiali;
1 femoro-rotulea: articolazione a sella, una delle maggiori cause di dolore e disfunzione nel ginocchio.

In linea generale possiamo dire che il ginocchio è intrinsecamente instabile a causa della sua posizione tra le due ossa più lunghe del corpo e quindi necessita di strutture ausiliari di sostegno e supporto come gli stabilizzatori statici (es. legamenti) ed i vari stabilizzatori dinamici (es. muscoli).

In riferimento a questi ultimi e ad una possibile lesione del legamento crociato anteriore -LCA- (sfortunatamente molto conosciuto negli sport che richiedono repentini cambi di direzione), è evidente come siano inadeguati alla stabilizzazione completa dell’articolazione, dato che il numero degli atleti che possono ritornare all’attività fisica completa ed illimitata post-infortunio è pressoché esiguo.

Il legamento crociato anteriore è il primo freno alla traslazione anteriore della tibia rispetto il femore (85% delle forze opponenti) oltre che ad occuparsi di meccanismi di blocco in avvitamento ed a sollecitazioni in varo-valgo, ben coadiuvato dal legamento crociato posteriore -LCP- nelle
stesse funzioni fatto salvo alla limitazione della traslazione posteriore anziché anteriore della tibia sul femore.

Nella pallacanestro, il ginocchio è in costante sollecitazione dovendo sopportare momenti torcenti in situazioni di vario disequilibrio, precari equilibri mono e bi-podalici, spostamenti bruschi con cambi di direzione e verso (da qui si capisce il ruolo fondamentale di un buon riscaldamento!). Potendo definire il processo di allenamento come un’esercitazione globale tendente al miglioramento dei relativi settori specifici quali fisico, motorio, cognitivo e tecnico capiamo l’importanza dell’avere una struttura fisica “pronta” a sopportare stress sport-specifici sulle nostre articolazioni.

Come se non bastasse, negli sport con contatto (riferimento pallacanestro), risulta necessario saper gestire il proprio corpo nella fase di volo e conseguente atterraggio dopo aver subito un contatto fisico in aria. Come? Allenandolo sempre: non basta il 5vs5, occorre allenarlo individualmente.
Ogni atleta possiede una corporeità ed una gestione dell’equilibrio differente dettata da componenti genetiche, esperienziali e da pregressi infortuni più o meno gravi.

Preparazione al balzo:

  • Appoggio mono-bi-podalico: ci si sofferma sulla ricerca della stabilità del piede a terra e non si salta fino a quando l’equilibrio non viene raggiunto. Dare le giuste priorità con passaggio prima dalla fase statica e poi alla fase dinamica;
  • Asse avampiede-rotula: ricerchiamo l’avere il ginocchio all’interno dello spazio descritto dal piede. Se il ginocchio supera tale linea avremo un sovraccarico fisiologico del tendine rotuleo (da prendere in considerazione in chiave preventiva e se la seduta di allenamento prevede molti balzi);
  • Asse atlante-sacro (testa-sedere): le curve fisiologiche devono essere mantenute per scaricare nel modo migliore la gravità;

Balzo :

  • Baricentro: leggero spostamento in avanti mantenendo i requisiti della preparazione;
  • Movimento braccia: (sport-specifico) esse andranno portate verso l’alto in modo fluido seguendo l’estensione degli arti inferiori -lavoro coordinativo-;
  • Contatto in volo: da introdurre con progressione in base all’esperienza ed alle possibili problematiche del singolo atleta. Impostata la torsione che si vuole creare, lo si andrà a “spingere/urtare” (con moderazione) verso destra o verso sinistra con angolazioni differenti, con focus di spinta su bacino o spalle in asimmetrico;
  • Contatto in volo con gesto tecnico: svolgere un terzo tempo, un tiro etc. simulando una situazione di gara.

Atterraggio:

  • Ricreare i presupposti della preparazione del balzo.