Un cruciverba particolare

Alzi la mano chi non ha riempito il vuoto di queste giornate sistemando fotografie, libri e diari di un tempo. Chi non è sceso in cantina, magari controvoglia e con un pò di timore a ripescare lettere o articoli di giornale. Si sa, la giovinezza qualcuno la ricorda con nostalgia. Altri con un sorriso pieno di consapevole ricordo e senza magoni particolari. Ma tutti con una inevitabile scelta, da fare dopo aver individuato la scatola da aprire e levata la polvere: cosa tenere e cosa eliminare, cosa rileggere dall’inizio alla fine, custodire e condividere con chi non c’era a quel tempo.

Cosa sono i ricordi se non quello che resta per sempre al netto del tempo che passa? E questo lo tengo o lo butto? Una pulizia a volte facile ed immediata, basta un secondo per fare spazio. Ma alcune immagini restano vive anche se sepolte, oltre la polvere, gli anni e gli errori, i cambi di rotta e di approdo.

E così capita che senza il coperchio dei giorni, mesi e anni passati al buio, giunga in redazione, via Whatsapp per la precisione, una perla, un’autentica chicca ricca di storia, passione e pallacanestro. Parla di un giornale, Superbasket, che di basket raccontava con la competenza, l’arguzia e la sapienza del suo direttore, Aldo Giordani, maestro per molti giornalisti che dall’Aldo nazionale hanno appreso, chi bene chi no, chi tanto e chi niente, l’arte della cronaca pungente, diretta e senza padroni.

In quel Superbasket c’erano report dai campi, tabellini, interviste, approfondimenti, dalla serie A alla Z, la pallacanestro italiana e quella europea, l’NBA ai tempi dei corrispondenti (ma se ne volevi sapere di più era Giganti del Basket la rivista specializzata) e, soprattutto, tante rubriche. Tra queste, il cruciverba cestistico, una perla in cui accanto alla sinfonia di Beethoven, alla raganella verde o al nome della poetessa Negri bisognava indovinare il nome del play tricolore, la città della Mister Day e, al 37 orizzontale, il nome e cognome del campione in foto.

Aguzzate la vista, tanto per restare in tema di giochi enigmistici: lo riconoscete? Pordenonese, cordenonese per la precisione, ha vinto lo scudetto della stella, il decimo, e una Coppa Italia con la prestigiosa maglia della Virtus Bologna e giocato in serie A per quattordici stagioni anche con Napoli e Pavia. Da diversi anni, è uno dei coach più preparati e apprezzati delle minors friulane.

Non avete ancora indovinato? Allora provate a contattare un altro grande, tal Giovanni “Nane” Grattoni che ha levato la polvere dalla scatola regalandoci un tuffo nel passato.

Simone Pizzioli