Giovanni Teso, una vita tra il parquet e il pianoforte

Oltre il basket, un’altra passione. Ritornato alla guida di una squadra di C Gold, dopo qualche anno che possiamo definire sabbatico, quello alla pallacanestro non è il solo ritorno compiuto da Giovanni Teso, di nuovo alla guida della Secis Jesolo nella C Gold veneto-friulana.

Scrivendo di basket qualche giorno fa, con Spotify a farmi compagnia tra un paragrafo e l’altro, mi è capitato di imbattermi in un nome e cognome conosciuti. Mi sono fermato per realizzare e, vedendo la foto apparsa sul display, ogni dubbio è caduto: non si trattava di un omonimo dell’allenatore che conosco da tanto tempo ma proprio di Giovanni. Non impegnato ad insegnare pick and roll e con la foto di un canestro alle spalle, ma con un pianoforte in primo piano e un disco appena uscito.

Allora mi sono messo ad ascoltarlo e, al di là del giudizio personale – lo trovo decisamente bello, suggestivo e da scoprire con pazienza, come si fa con la musica strumentale – mi è venuta voglia di chiamare Giovanni per fargli qualche domanda.

Giovanni, che scoperta! Da dove nasce questa tua passione per la musica?

Ho studiato e mi sono diplomato in pianoforte e clavicembalo al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia. Terminati gli studi, però, mi sono totalmente allontanato dalla musica fino a tre anni fa, quando ho ripreso a comporre.

E’ di qualche giorno fa la notizia dell’uscita del tuo album pubblicato dall’etichetta discografica “Libera” di Antonella Ruggiero. Di cosa si tratta?

Non era assolutamente nei miei pensieri quanto sta accadendo per le mie musiche, che sono in stile classico crossover. Il produttore e musicista Roberto Colombo (storico produttore dei Matia Bazar e altri famosi artisti) dopo aver ascoltato un mio brano ha voluto ascoltarne altri, gli sono piaciuti e ha deciso di produrre il mio progetto.

Il titolo dell’album ha a che fare con il basket?

In parte si. Il titolo è “Oltre la linea” e rappresenta sia un racconto dell’esistenza umana, tra il tangibile, la realtà e l’intangibile, sia ciò che è in me al di fuori delle linee di un campo da basket.
L’album porta in differenti atmosfere che si apprezzano maggiormente attraverso un ascolto completo, dall’inizio alla fine.

Per ascoltarlo?
Nei vari stores on line: Spotify, iTunes, ecc.

Simone Pizzioli