Tommaso Baldasso, tripla doppia per entrare nella “storia” del basket italiano

Il play della Virtus Roma, contro Venezia, chiude con 16 punti, 10 rimbalzi e 10 assist: è il primo italiano nella storia a riuscirci

A volte, nella pallacanestro, ci si può fermare un attimo anche per celebrare quella che è una vera e propria impresa. Tanto più se, chi la compie, è una persona connessa “in qualche maniera” a Trieste.

Si, perché Tommaso Baldasso è un nome che ai più attenti potrà dire qualcosa: playmaker di 191 centimetri classe 1998 nato a Torino, è fratello di quel Lorenzo Baldasso che per alcune stagioni ha fatto venire gli occhi dolci ai tifosi di Trieste ogni qual volta si alzava dal perimetro.

Il talentuoso “Tommy”, cresciuto nelle giovanili della PMS Basketball e poi passato dal 2016 alla Virtus Roma, nelle ultime estati ha lavorato duramente sul parquet dell’Allianz Dome in compagnia dell’assistant coach Marco Legovich e del suo staff all’interno del camp di specializzazione estivo “Undrafted”.

Giocatore di assoluto livello tecnico con diverse presenze nelle nazionali giovanili, Baldasso “Junior” si è così fatto conoscere per le sue innumerevoli presenze a Trieste, sia pur solo come semplice ospite: è ora capitano di una Virtus Roma che nelle ultime settimane è stata al centro di molteplici discorsi “economici” e di sopravvivenza, ma non parleremo di questo.

Dobbiamo parlare di qualcosa che ha messo Baldasso negli almanacchi della storia della pallacanestro italiana: si, perché in una partita che la Virtus Roma ha perso contro Venezia (71 – 89 il finale), il regista piemontese ha centrato una tripla doppia da 16 punti, 10 rimbalzi e 10 assist.

E’ il primo italiano nella storia ad aver conquistato tale record ed il suo nome viene accostato ad altri giocatori che, nella lega tricolore, ci sono riusciti prima di lui: Darren Daye, Paul Thompson, “Sasha” Volkov e Toni Kukoc.

Nomi altisonanti che però Tommaso Baldasso ha eguagliato, in una stagione 2020/2021 che è davvero difficile ed è condizionata pesantemente dal Covid-19, oltre che dal problema stipendi della formazione capitolina.

E, dunque, in un panorama grigio tendente al nero, quello di Tommaso Baldasso è un bell’arcobaleno che comincia a crescere e auspicabilmente porterà il bel tempo, nel cestismo italiano.