Nuove sperimentazioni per tamponi rapidi in Nba

Nel “marasma” della pandemia, chiaramente ci stiamo avviando verso la fine del 2020: è un’annata che ha certamente cambiato determinate abitudini ed ha sconvolto tutto il mondo sportivo, ma qualche spiraglio di luce continua a verificarsi, soprattutto ora che si comincia a parlare di vaccini.

In campo sportivo professionistico la tutela e la prevenzione sono all’ordine del giorno, e quale lega, se non la NBA, poteva sperimentare delle ulteriori novità in merito agli ormai famosissimi tamponi?

Secondo The Athletic, sito web di giornalismo sportivo fondato nel 2016 da Alex Mather e Adam Hansmann, la Lega di Adam Silver starebbe infatti testando e sviluppando un sistema di monitoraggio che permetterebbe risultati entro 30 minuti per le formazioni che giocano in casa ed entro 90 minuti per quelle impegnate in trasferta.

Certamente un bel salto di qualità e di praticità: nel caso in cui questi test andassero a buon fine, di certo l’auspicio è quello che si arrivi al più presto in Europa ma, si sa, di solito l’America ha una marcia in più a livello di tempistica…