Coach Andrea Trinchieri apre ufficialmente la terza stagione di “The Crossover”

“The Crossover” con Joe Arlauckas ritorna per la terza stagione con un primo ospite di rilievo, ovvero il coach del Bayern Monaco Andrea Trinchieri.

Il tecnico italiano racconta della sua carriera, dai giorni come assistente all’Olimpia Milano fino alla conquista dei molteplici titoli che accompagnano il suo curriculum, passando attraverso le decisioni di accettare determinati lavori e molto altro ancora. Si parte con le origini di Andrea Trinchieri e la sua decisione di rinunciare ad un percorso educativo ad Harvard per intraprendere la carriera di allenatore, discutendo anche della sua filosofia di pallacanestro, con diversi episodi “coloriti” ad arricchire la puntata.

“Sono quello che si definisce un “melting pot”, un miscuglio. Mio padre era figlio di un diplomatico italiano che ha sposato una ragazza del Kentucky, nacque a Panama ed ha vissuto in diverse parti del mondo – questi alcuni passaggi relativi alle origini di Trinchieri – mia madre era della Yugoslavia, per metà del Montenegro e metà croata, ed ha studiato a Londra, dove si incontrò con mio padre. Io sono nato e cresciuto in Italia, ma ho avuto l’opportunità di viaggiare per tutto il globo: credetemi, questo mi ha aiutato molto nel mio lavoro”.

La sua famiglia non vedeva di buon occhio la decisione di non andare a Harvard e privilegiare invece la carriera di coach: dopo il successo iniziale, che vide Trinchieri ottenere un lavoro come assistente a Milano, cercò di avanzare ulteriormente di grado e lasciò il club nel 2004. Il suo primo lavoro come capo allenatore arrivò subito quell’estate, in un club di Serie B.

“Sicuramente era un passaggio verso il basso, ma avrebbe potuto andar peggio… potevo trovare posto in B2! O non avrei anche potuto trovare nulla. Mi sembrava comunque la miglior opportunità della mia vita”, così Trinchieri spiega i suoi inizi a Cremona, dove ancora oggi vive durante la off-season.

Durante gli anni successivi, Trinchieri si è costruito un nome nei circuiti europei: ha portato Cantù alle Top 16 di Eurolega, poi si è trasferito a Kazan, per poi spostarsi in Germania. Fra titoli di Germania e playoff di Eurolega, il nome di Trinchieri si è rafforzato al punto da essere fra i più ambiti nel panorama del continente: nel novembre del 2018 si è unito alla causa del Partizan Belgrado, cosa che lo ha riportato vicino alle sue radici ma anche all’interno di una delle più grandi capitali della pallacanestro.

Il resto dell’intervista è possibile godersela in un video, dove Trinchieri si accompagna all’ex stella europea Joe Arlauckas, per un “uno contro uno” tutto da gustare.