Italbasket 100 Stories, Nando Gentile e la magia del Capodanno 1994

E’ il primo gennaio 1994, si gioca all’ora di pranzo e c’è la diretta Rai dal Chiarbola di Trieste, con Gianni Decleva e Franco Lauro in telecronaca. Il ventunenne Dejan Bodiroga ha appena sbagliato il tiro del sorpasso, manca un secondo alla fine e in lunetta va Gus Binelli per i liberi che per la Buckler Bologna possono valere un successo preziosissimo contro la Stefanel di Boscia Tanjevic. Dentro il primo libero, 70-72: Ricky Morandotti consiglia il compagno di squadra di sbagliare il secondo, per impedire a Trieste di organizzare una rimessa lunga. Gus fa di testa sua: 2/2, la Bologna bianconera sta per festeggiare un fantastico Capodanno ma…

Quel giorno, primo gennaio 1994, Nando Gentile compie 27 anni: è il suo primo anno a Trieste, dopo 11 stagioni da leader nella sua Caserta e con la sua Juve, a cui nel 1991 ha regalato uno scudetto e una Coppa Italia.

Nando quella partita non la dovrebbe giocare per colpa di una caviglia in disordine ma è il suo compleanno, c’è la vetta della classifica in palio e per molti italiani il pranzo di Capodanno sarà accompagnato da Stefanel-Buckler, mica dal concerto della Filarmonica di Vienna…

Una partita del genere Nando Gentile non la salterebbe neanche da ingessato. “Mi ero fatto male giocando in Korac, sono stato 15 giorni fermo ed ero veramente messo male. Boscia mi disse: “Decidi te”, io a una sfida del genere non potevo rinunciare”.

Nando la gioca, infatti, e la gioca a modo suo, 30 punti in 33 minuti, 7/11 da tre. Una di quelle sette triple arriva nel secondo che intercorre tra il libero segnato da Binelli e la sirena del Chiarbola. La rimessa è opera di Fucka, palla in mano al numero 5 che da 22 metri completa la magia. Pari 73. Nando, commosso, a fine partita confesserà: “Quel pallone l’ha depositato in canestro mio padre”.

Quello che succederà poi nei minuti e nei mesi successivi è parte integrante di una trama davvero incredibile.

La Stefanel la vince 93-86, con la Virtus di Danilovic e Brunamonti che perde la testa, 5 giocatori per falli e Morandotti espulso. Trieste è pazza di gioia, le Vu-nere sull’orlo di una crisi di nervi. Nessun triestino, in quel Chiarbola in festa, può saperlo ma a fine stagione le parti si invertiranno.

La Bucker vincerà lo Scudetto, l’allegra brigata di Boscia dovrà arrendersi al Paok Salonicco in finale di Korac e alla Scavolini in semifinale playoff, dopo aver vinto gara1 a Pesaro. Tre partite, tre supplementari. Gara3 si decide all’overtime ma al termine dei regolamentari Trieste ha la possibilità di chiudere la serie dalla lunetta. A sbagliare il tiro libero a tempo scaduto che vale la finale è proprio lui, Nando Gentile. Qualche giorno più tardi, Bepi Stefanel decide di prendere la squadra e di spostarla a Milano.

Il sogno di Trieste si interrompe nel modo più doloroso.
Ma questa è una Storia che vi racconteremo più avanti!

P.S. Quanti canestri da 22 metri hai fatto nel corso della tua lunga carriera? “Uno. Quello del primo gennaio 1994”.

Buon compleanno, Nando!

Ufficio Stampa Fip