Da Ros: “Sono il più feroce critico di me stesso”

Matteo Da Ros (Foto Panda images)

L’Allianz Pallacanestro Trieste continua i preparativi per accogliere nel migliore dei modi, la prossima domenica 7 marzo, la Pallacanestro Cantù di coach Piero Bucchi.

Dopo l’allenamento mattutino di oggi l’appuntamento è fissato per il penultimo lavoro di avvicinamento alla sfida, domani alle 16. Una settimana di lavoro intenso, quella che si sta per concludere, dalla quale coach Dalmasson ha però potuto avere dei buoni feedback dalla squadra, con Andrejs Grazulis che procede speditamente il suo iter riabilitativo, e Fernandez che ha ripreso i normali ritmi di allenamento. 

Tra i più vogliosi di tornare a dimostrare quanto di buono si è visto fino alla partita con Milano, per quanto riguarda i risultati, Matteo Da Ros, pedina fondamentale dello scacchiere biancorosso in tutte le ultime uscite ufficiali. 

“Sarà una partita sicuramente complicata – ha analizzato Matteo – perché loro sono in un buon momento e hanno esterni capaci in attacco, da cui possono prendere vantaggi importanti in termini di confidenza. Dovremo imporre la nostra collettività, a differenza dei loro singoli”.

Idee chiare quelle di Da Ros, che evidenziano come l’alchimia di squadra sia la vera arma in più della formazione triestina. Una collettività che può in alcuni casi compensare la giornata no di qualcuno:

“Penso si possa sempre migliorare, sotto ogni aspetto. Sono il più feroce critico di me stesso, ed è per quello che lavoro, ambiziosamente, quotidianamente, cercando di mostrare una leadership di lavoro, oltre che verbale. Credo che la nostra collettività possa nascondere le deficienze soggettive. Ognuno di noi avrà successo solo se la squadra lo avrà”.

Uff. stampa Pall. Trieste