Dopo l’avvicendamento sulla panchina, Cantù prova l’assalto al fortino giuliano nella ventunesima di campionato. Il momento societario non è dei migliori e il penultimo posto in classifica “peserà” sull’approccio al match: per Trieste l’imperativo categorico impone il contenimento del talento offensivo di Gaines, condicio sine qua non per portare a casa la vittoria.
I quarto
L’Allianz comincia male con tre palle perse, ma gli ospiti gestiscono male i possessi a loro disposizione: sul 8 – 2 per i biancorossi, timeout obbligato per Bucchi. Delìa fa il perno dell’attacco alla “Jokic” e smista ottimi palloni per i suoi compagni: entrano le triple e ci sono i presupposti per una mini-fuga sul +6 (14-8). Gli accoppiamenti difensivi non soffocano l’ardore di Smith, che con 11 punti innesca non solo la rimonta ma il sorpasso canturino: primo quarto “alle ortiche” per Trieste, che spreca un vantaggio di sei lunghezze e conclude la frazione sotto di 3 (19-16).
II quarto
Piazzare Cavaliero su Smith non è una grande idea: 16 punti personali e S. Bernardo facilmente a +10, distacco che – tardivamente – spinge Dalmasson a fermare il cronometro con un timeout. I lombardi, in fiducia, tirano col 6/9 dall’arco, Fernandez si getta eroicamente e disperatamente al ferro infilando 7 punti in un nonnulla (37-29 per l’Acqua S.Bernardo). Il ritorno, agognato, di Henry e Delìa coincide con il break che riporta i suoi a -3 (38-41); l’agonismo torna protagonista in questo finale, che vede Cantù ancora avanti 45-42.
III quarto
Invece di sfruttare i suoi lunghi e i post basso l’Allianz si rifugia in sterili tiracci dall’arco: Smith “vede” il terzo fallo di Fernandez e sale a 24 senza che si prendano provvedimenti difensivi ad hoc. Di male in peggio: il Lobito commette il suo 4°, e la schiacciata di Pecchia inscrive il nuovo +9. Cantù è in controllo e i padroni di casa sembrano sperduti e spaesati, privi di contromisure per contenere gli avversari. Lombardi avanti 65-61.
IV quarto
In un frangente confusionario la pallacanestro “piange” la mancanza di una regia, di uno schema, di una prospettiva: Gaines risponde con la qualità e di nuovo +7 (63-73); Henry commette un folle quinto personale, gli errori si assommano da entrambe le metà campo e a 1.16 dalla fine gli ospiti guidano 75-71. Alviti segna un incredibile bomba e arriva il pareggio: l’Allianz ha 20 secondi e la palla in mano! Gaines blocca col fallo tattico Fernandez, che non sbaglia e allunga sul +2, lo stesso Alviti recupera e segna in contropiede. Poi Da Ros regala 3 tiri liberi a Gaines, che infila il -1: Lobito di nuovo per il 2/2, e Cantù non sfrutta un autogol di Da Ros gettando alfine la spugna.
Allianz Pallacanestro Trieste – Acqua S. Bernardo Cantù 81 – 79
Trieste: Upson 4, Cavaliero 2, Laquintana 12, Alviti 7, Peric 7, Fernandez 5, Coronica, Arnaldo, Doyle, Delìa 13, Da Ros 4, Henry 20. All. Dalmasson
Cantù: Smith 30, Johnson 9, Pecchia 4, Thomas 5, Bayehe, Baparape, Leunen 8, La Torre, Gaines 13, Procida 5, Kennedy 4, Caglio. All. Bucchi
Rajone